Consiglio Comunale: nuove sale per matrimoni e unioni civili e adesione alla Dichiarazione sulla Fraternità Umana
Si è conclusa la seduta odierna del Consiglio comunale, che aveva numerosi accapo inseriti nell’ordine del giorno. Dopo il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio, è stata approvata l’adesione del Comune di Foggia alla Dichiarazione sulla Fraternità Umana e alle iniziative promosse in collaborazione tra ANCI e Fondazione ‘Fratelli tutti’.
LA SINDACA. In aula la sindaca Maria Aida Episcopo, che ha introdotto la proposta, ha sottolineato “il valore dell’azione collettiva, oggi più che mai centrale. La collaborazione tra istituzioni, tra enti, tra persone, rappresenta una forma alta di cittadinanza. Non possiamo ignorare ciò che sta accadendo nel mondo. A Gaza, ad esempio, stiamo assistendo a un ignominioso massacro della popolazione civile, a una repressione disumana dei diritti fondamentali. Promuovere l’umanità significa esprimere un valore che ci accompagni ogni giorno, per sempre. Come città e come istituzioni, ci impegniamo a fare la nostra parte. Daremo voce a ciò che accade e costruiremo spazi di discernimento autentico, per ripensare il valore della vita, della persona, e della sua unica e irrinunciabile dimensione. Non si tratta di un atto autoreferenziale, ma di un esercizio di sostanzialità, attivo e fattuale, che porteremo anche nei luoghi della collegialità e della decisione. In nome di quei valori di fraternità che oggi devono essere riaffermati e che ci legano profondamente a ciò che è giusto, umano e universale”.
UNIONI CIVILI. Ancora, è stata approvata l’adozione del regolamento per l’istituzione di nuove sale per la celebrazione di matrimoni civili ed unioni civili in città. “La collettività sempre più frequentemente chiede di poter organizzare le cerimonie nuziali in luoghi diversi rispetto alle sale istituzionali dedicate alla celebrazione di matrimoni, e l’istituzione di nuovi Uffici dello Stato Civile destinati alla celebrazione di matrimoni con rito civile ed unioni civili all’interno di strutture e siti di particolare interesse storico, culturale, ambientale o turistico può costituire un importante stimolo per la promozione turistica della città e un impulso per le attività produttive e commerciali” ha spiegato l’assessora Daniela Patano. Attraverso un avviso pubblico di prossima pubblicazione verranno così raccolte le istanze inoltrate dai soggetti privati in possesso dei requisiti richiesti.
URBAN CENTER. A seguire, è stata approvata all’unanimità dei presenti l’istituzione dell’Urban Center di Foggia, con relativo regolamento istitutivo e di funzionamento.
EDILIZIA. Infine, il Consiglio Comunale ha approvato, su proposta del Servizio Patrimonio, la convenzione con ARCA Capitanata per la concessione del diritto di superficie gratuito su un’area comunale (foglio 79 particella 1625), destinata alla realizzazione di un intervento di edilizia residenziale pubblica e sociale finanziato dalla Regione Puglia con2 milioni di euro. Si tratta dell’atto conclusivo di un percorso avviato nel 2020, con la candidatura dell’intervento nell’ambito del “Programma dell’Abitare Sostenibile e Solidale” regionale e con successivo finanziamento nel 2021. L’area sarà utilizzata per la costruzione di edifici ad alta efficienza energetica (nZEB), destinati a far fronte all’emergenza abitativa. La concessione gratuita si inquadra nella strategia dell’Ente di valorizzazione del proprio patrimonio per finalità pubbliche e sociali.
TRASPORTI. Il Consiglio Comunale ha approvato la mozione relativa a ”Attuazione simultanea 1 e 2 fase progetto RFI Stazione AV a Foggia con completamento del finanziamento previsto dal costo pubblico monitorato e adeguamenti programmatici e progettuali per collegamento ferroviario con Aeroporto Gino Lisa”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.