Consorzio di Bonifica del Gargano: le associazioni agricole criticano la "gestione privatistica e clientelare dell’Ente"
Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri hanno inviato nei giorni scorsi una lettera all’attenzione del presidente Michele Emiliano e dell’assessore Donato Pentassuglia in cui chiedono, ancora una volta, alla Regione Puglia un’azione di monitoraggio e controllo di regolarità degli atti e dei provvedimenti assunti dai vertici del Consorzio di Bonifica del Gargano.
Tutte le associazioni di categoria del mondo agricolo di Capitanata denunciano, infatti, quella che definiscono "una gestione politico-amministrativa imbarazzante e arrogante".
LE DECISIONI. Un Ente che - scrivono nella missiva - sembra del tutto incapace di assumere provvedimenti in linea con i più elementari principi del diritto amministrativo e che viene governato dal suo presidente in modo a dir poco personalistico, se non clientelare.
Le associazioni agricole denunciano che in questi anni il Consorzio si è contraddistinto per una serie di decisioni assunte senza la minima considerazione per le reali esigenze dei consorziati. Eletti in rappresentanza delle organizzazioni agricole come portatori di interessi generali, i vertici hanno inteso il loro ruolo come potere assoluto, quasi si trattasse di amministratori delegati di società di diritto privato.
LA NOMINA. L’ultima “perla” in ordine di tempo che viene stigmatizzata - scrivono le associazioni di categoria - è la nomina di Michele Tabacco, quale direttore unico del Consorzio. Un incarico deciso a chiamata con provvedimento del 16 dicembre dopo che lo stesso è stato fino al 5 dicembre, vice-presidente dell’Ente.
Le associazioni evidenziano che questa decisione, con un enfatico e campanilistico comunicato stampa, è stata giustificata per assicurare “la continuità gestionale degli uffici e dei servizi consortili, sulla base di conoscenze già acquisite e consolidate”. In pratica - scrivono nella lettera alla Regione – si tratta della specifica ammissione che un rappresentante dell’organo di indirizzo e controllo si è in pratica in questi anni occupato di gestione degli uffici. "Un tentativo di 'sistemazione' già provato senza successo in passato - accusano - e che si affianca ad altri comportamenti discutibili, perpetrati in questi mesi e contestati pubblicamente tanto dai sindacati dei lavoratori che da rappresentanti dei Comuni del territorio".
VERIFICA DI REGOLARITA'. La lettera ad Emiliano e Pentassuglia si chiude con la richiesta, quali massimi rappresentati dell’organo di controllo degli Enti Consortili, di formale verifica di regolarità di questa e di altre decisioni assunte dai vertici del Consorzio di Bonifica del Gargano dall’insediamento di questo Cda.
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