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Contrastare la violenza sulle donne, Foggia discute il disegno di legge regionale

Lunedì 20 gennaio la condivisione della bozza

Quindici Centri antiviolenza, fra cui uno anche a Foggia, e sei Case rifugio, alcuni pubblici e altri privati. Ma non basta. Per prevenire e contrastare la violenza sulle donne per la Regione Puglia occorre uno sforzo maggiore. Occorre mettere in campo un’arma in più. Come la legge regionale contro la violenza ed i femminicidi.

L’INCONTRO Per questo, lunedì 20 gennaio, alle ore 16, presso la Sala Consiliare del Comune di Foggia il territorio di Capitanata sarà coinvolto nel processo concertativo che l’assessorato regionale al Welfare sta portando avanti nei capoluoghi pugliesi per presentare la bozza di disegno di legge regionale contro la violenza sulle donne. Dopo Lecce, Brindisi e Taranto, dunque, la prossima settimana sarà la volta di Foggia, che ospiterà l’incontro al quale sono invitati tutti i soggetti interessati a vario titolo sul tema della prevenzione e del contrasto della violenza di genere: istituzioni, enti locali, associazioni, centri antiviolenza, organismi di parità, operatori.

LA LEGGE REGIONALE Il fenomeno della violenza di genere non risparmia neanche le donne di Puglia. L’idea di adottare una Legge Regionale ad hoc, quindi, punta a far sì che l'azione della Regione Puglia possa diventare ancor più strutturata e vincolante. Prevedendo anche un’attività di sensibilizzazione e formazione del personale sanitario, monitorando i dati del fenomeno, coinvolgendo tutti i soggetti pubblici e privati che si occupano di prevenzione e contrasto della violenza di genere. Al momento, la bozza del disegno di legge è in discussione. Una sorta di ‘cantiere aperto’ in cui è possibile formulare idee, proposte, consigli. Non a caso, l’assessora regionale al Welfare Elena gentile ha precisato che “è intenzione della Regione Puglia adottare una legge che sia il frutto della più ampia concertazione territoriale”. All’incontro di Foggia saranno presenti, fra gli altri, l'assessora Gentile e  la Consigliera di Parità, Serenella Molendini.

di Redazione 


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