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Il contributo delle donne di scienza: a Foggia l'incontro con Sergio Ferraris e Mirella Orsi

Nell'ambito del Festival della scienza

Il contributo delle donne di scienza nella storia. E' questo il tema dell'incontro, in programma sabato 1 marzo (ore 17.30) nel Museo di storia naturale di Foggia: l'appuntamento, nell'ambito del Festival della Scienza, vede come protagonisti la dott.ssa Mirella Orsi e il dottor Sergio Ferraris.

LE CARRIERE. Mirella Orsi è una Science Writer, saggista e divulgatrice scientifica. Si occupa di giornalismo e divulgazione scientifica nel Regno Unito e in Italia, scrive per diverse testate come Le Scienze, la Repubblica, Science Nutshell, Il Bo Live, Science Cafè, OggiScienza, La Nuova Ecologia e L’Ecofuturo Magazine. Il Dottor Sergio Ferraris è un giornalista scientifico, direttore della rivista edita da Legambiente e Kyoto Club “QualEnergia”, si occupa di ambiente, energia, clima e scienza. È stato responsabile della comunicazione dell’Assessorato all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio.

IL LIBRO. Oltre a portare il loro contributo in ambito scientifico, i due presentano il libro “Prime: Dieci scienziate per l’ambiente” (Codice Edizioni). Il volume, curato dai due ospiti, è stato scritto da dieci professionisti e professioniste dell’informazione e della divulgazione scientifica. Un’opera corale, dunque, che narra le storie di dieci donne e dei loro innumerevoli studi, scoperte e ricerche rivoluzionarie che hanno segnato un punto di svolta in ambito scientifico-ambientale ma dimenticate ed escluse del tutto dalla memoria collettiva. Cadute in un ingiustificato oblio e private di merito e identità. Con questo testo gli autori hanno tentato di restituire il giusto valore e la giusta collocazione storica alle protagoniste con la speranza anche di correggere una mentalità arcaica che vede le donne, soprattutto in tempi passati, relegate in professioni di tipo assistenziale, creativo e comunicativo mentre associa gli uomini alla scienza, alla matematica e alla finanza. Una necessità dunque: dissolvere gli stereotipi e i pregiudizi e il tentativo di rendere noto che ci sono sempre state anche scienziate, nonostante le limitazioni imposte alle donne nelle diverse epoche storiche. Un incontro, quello di sabato 1 marzo, che si presenta interessante sia dal punto di vista scientifico ambientale che da quello letterario.
(Cinzia Rizzetti)

di Redazione 


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