"Un passo indietro contro la guerra in Ucraina", i pacifisti di Capitanata scendono di nuovo in piazza
Il Coordinamento Capitanata per la Pace ha organizzato per sabato 12 marzo una manifestazione contro la guerra. L'appuntamento è in Piazza Cavour alle 17.30, la partenza del corteo alle 18.
L'APPELLO. "Si faccia un passo indietro - scrivono i pacifisti - diamo una possibilità alla Pace! Bisogna fermare la guerra in Ucraina. Bisogna fermare tutte le guerre del mondo.
Condanniamo l’aggressione e la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina.
Vogliamo il “cessate il fuoco”, chiediamo il ritiro delle truppe e la messa al bando dei
mercenari. Ci vuole l’azione dell’ONU: disarmo, invio dei Caschi Blu e neutralità, per fermare la catastrofe umanitaria ed economica.
La scelta del Governo italiano e di altri Paesi UE di inviare armi è per noi sbagliata.
Dall’Italia e dall’Europa arrivino soluzioni politiche, non aiuti militari.
Protezione, assistenza, diritti alla popolazione di tutta l’Ucraina, senza distinzione di
lingua e cultura. Siamo con la società civile, con gli uomini e le donne ucraini e russi che si oppongono alla guerra”.
RUSSIA E NATO. “Condanniamo - continua l'appello - gli arresti di massa in Russia ed il divieto di manifestare per la pace. No all’allargamento della NATO. Sì alla sicurezza condivisa. Auspichiamo un’Ucraina neutrale, ponte tra Est ed Ovest e non terreno di scontro. Chiediamo che l’Italia aderisca al Trattato dell’ONU che mette al bando le armi nucleari. Vogliamo un'Europa di pace, senza armi nucleari dall'Atlantico agli Urali.
Costruiamo dialogo e solidarietà tra i popoli, non con le armi ma con la democrazia, i diritti, la pace. Basta armi, basta violenza, basta guerra”.
IL FLASHMOB UN PASSO INDIETRO.
In attesa di definire e comunicare le modalità concrete di svolgimento del flashmob i paficisti lancia un'idea originale. “Un flash mob in cui il corteo, o parte di esso, procede verso la meta, ovvero verso piazza Cesare Battisti, camminando a ritroso. È una metafora visiva: chiede alle parti in conflitto la matura consapevolezza, quella che insegniamo ai bambini sin da piccoli, che non si può avere tutto, che entrambi i contendenti devono accettare di arretrare su qualcosa. Presuppone un conflitto. La anima uno spirito mediatore ispirato dalla volontà assoluta di anteporre la vita alla morte. Al di fuori della
logica del tutto o niente. Non ripudia la complessità, tutt'altro. La vede tutta, ma non
se ne lascia sopraffare.
Insomma FARE UN PASSO INDIETRO PER FARE UN PASSO AVANTI nei negoziati e per chiedere che il governo italiano arretri nella decisione di fornire armi”.
Bisogna gridare forte: basta guerra! Basta a tutte le guerre!!!! Non si possono raccogliere delle firme?!! Non si può lanciare una campagna x la pace o altre manifestazioni simili?!
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