Guerra e parata militare, la mobilitazione del Coordinamento per la pace: a Foggia digiuno a staffetta
Il Coordinamento provinciale "Capitanata per la Pace" continua ad opporsi alla tragica guerra in Ucraina e a tutte le guerre sconosciute ai più o, troppo spesso, colpevolmente dimenticate, con azioni concrete di solidarietà e di lotta nonviolenta.
A tal proposito, dal 6 maggio a tutt'oggi ha avviato un digiuno della fame "a staffetta" di un giorno, coinvolgendo in totale 23 partecipanti, che hanno fatto conoscere l'iniziativa di protesta personalmente e sui social, nonché alle associazioni del territorio.
Il Coordinamento intende divulgare ancor di più questa esperienza e, se possibile, "diffonderla ulteriormente nella nostra città per sollecitare le coscienze ed aprire un dibattito su un tema, quello della guerra, su cui da troppo tempo e nonostante alcune voci
dissenzienti governa un unico pensiero, quello secondo cui la soluzione va comunque e sempre rimessa alle armi'.
A breve i/le digiunanti organizzeranno una manifestazione pubblica per esporre l'iniziativa alla città e dare voce al dissenso nonviolento.
L'azione del digiuno - spiegano dal Coordinamento - è ricordata proprio oggi perché il 2 giugno è un giorno simbolo per la nostra comunità nazionale, unita nella Festa della Repubblica, e un giorno di memoria attiva
perché nel 1946 vide anche l'elezione dell'Assemblea Costituente, che ci ha lasciato la Costituzione ed, in particolare, il suo art. 11 che suona come un monito severo: 'L'Italia ripudia la guerra...'.
Purtroppo nel tempo la giornata odierna, complice una politica miope, è diventata nel suo significato simbolico la "festa delle forze armate" e della parata militare dei Fori Imperiali a Roma".
"Per questo - concludono dal Coordinamento -, come cittadini/e italiani/e ed europei/e ribadiamo la nostra ferma opposizione ad ogni conflitto bellico ed alla partecipazione del nostro paese, e dei paesi dell'Unione
europea, alla guerra in Ucraina con la fornitura di armi, in palese violazione del nostro dettato costituzionale e di una vera politica di pace".
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