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Coppa Italia: il Foggia vince di rigore, contestazione allo Zaccheria

Chissà cosa avrà pensato il nuovo tecnico Fabio Gallo che ha dovuto attendere i calci di rigore per vedere il Foggia eliminare il Picerno nel primo turno di Coppa Italia di C. Si gioca in un clima spettrale, dentro lo stadio si sente persino il rintocco delle campane di una chiesa vicina. Sono 660 gli spettatori totali, dato pressochè insignificante da queste parti. Le due curve scioperano e affidano la loro protesta agli striscioni. La Sud recita: “Silenzio stampa? Ennesima mancanza! Meritate la nostra assenza”. Più diretta la curva Nord: “Meritateci..ora basta..tirate fuori i coglioni”. Gentile propone un 4-3-1-2 con Raccichini tra i pali, Garattoni, Malomo, Di Pasquale e Costa in difesa, Frigerio, Di Noia e Odjer in mediana e Schenetti alle spalle di Vuthaj e Ogunseye. I primi fischi arrivano al 10’ per Schenetti che cincischia con il pallone al limite dell’area.

LE OCCASIONI. Il Foggia, però, quantomeno parte aggressivo e pressa gli avversari nella sua metà campo. Il Picerno si fa vedere al 18’ con una conclusione alta di Garcia Rodriguez. Un sussulto il Foggia lo ha alla mezz’ora quando Vuthaj non riesce ad approfittare di un errato disimpegno della difesa ospite, mentre poco dopo Di Pasquale coglie la traversa di testa su calcio d’angolo. Al 32’ Raccichini per poco non fa la frittata tentando un dribbling pericoloso in area su Gerardi, dopo un retropassaggio. L’occasione rossonera più ghiotta del primo tempo capita al 37’ quando Albertazzi respinge sulla linea un tentativo di Costa direttamente da calcio d’angolo con Schenetti che non è lesto ad approfittarne e calcia alto. Il Foggia cerca spesso le soluzioni da lancio lungo anche se Odjer fa un prezioso lavoro a centrocampo “abbassandosi” spesso per supportare la ripartenza e favorire i passaggi corti. Non accade nient’altro e il primo tempo va in archivio sullo 0-0.

RITMO CALATO. La ripresa inizia con la Nord che torna a cantare e un brivido in campo: Vuthaj, lanciato bene in area, coglie il palo a portiere battuto. Al 48’ è Costa a impegnare Albertazzi con un potente sinistro dal limite dell’area. Il Picerno si sveglia e al 43’ Liurini costringe al bell’intervento Raccichini. Gentile cambia: fuori uno spento Ogunseye per D’Ursi mentre Peschetola rileva Schenetti. Il Foggia stringe il Picerno nella sua metà campo ma il muro lucano regge. Ancora altri cambi: Petermann rileva Odjer, Chierico entra al posto di Frigerio, Papazov sostituisce Malomo e Peralta per Di Noia. Il Foggia ci prova un po' anche con la forza della disperazione ma Vuthaj in avanti è spesso isolato e i passaggi imprecisi. L’attaccante albanese è il più pericoloso dei suoi e all’89’ ci vuole un grande Albertazzi per mandare in angolo una sua conclusione. Ma il risultato non si sblocca e si va ai tempi supplementari. Il Foggia accusa la stanchezza e i ritmi calano. L’unico brivido lo regala il Picerno con Golfo che si fa ipnotizzare da Raccichini in uscita. Nel secondo mini tempo ci prova Vuthaj di testa ma la sfera finisce di poco alta ed è l’unica emozione. Si va ai calci di rigori, dove è decisivo Raccichini che para il tiro di Garcia Rodriguez. Sabato torna il campionato, con la Gelbison partirà ufficialmente l’era Gallo.

di Saracino Nicola


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