Coronavirus, l’abusivo della verdura #nonrestaacasa (e con lui, gli avventori)
I LETTORI SEGNALANO
“È così che le istituzioni della città vogliono evitare situazioni di caos e il cortocircuito del nostro Policlinico?!
”LA “NONCURANZA” DELLE FORZE DI POLIZIA. La domanda può sembrare allarmistica, ma così non è. A porla, con tanto di foto e segnalazione, uno dei tanti lettori che, da alcuni giorni, segnalano con grande preoccupazione il comportamento scellerato di certi cittadini di Foggia. Ma, anche, una certa “noncuranza” da parte delle forze di polizia, di sicuro impegnate su fronti criminali ben più vasti ma non per questo esenti dal problema di far rispettare norme figlie di un decreto del Governo.
“NON E’ MAI ARRIVATO NESSUNO!”. Norme anti-contagio puntualmente ignorate dal “solito” venditore ambulante, ovviamente abusivo – ma da queste parti è diventata una regola anche in tempo di pace – che, in pieno centro, via Matteotti, continua indisturbato – anche davanti alle auto delle volanti in transito – a fare il proprio piccolo commercio, generando capannelli di ogni tipo attorno, con gente anche priva di mascherina. A nulla, ci racconta il lettore, sono servite le segnalazioni a chi di dovere fatte in queste mattinate: dopo vari rimbalzi di responsabilità, l’esito è il seguente: “Non è mai arrivato nessuno! Nessuna pattuglia per evitare che portasse avanti una attività che è stata vietata in tutta la nazione... Qui a Foggia, si continua indisturbati”.
COSA POSSIAMO FARE?. “Non possiamo essere tolleranti verso queste situazioni – scrive ancora, giustamente, il lettore – e nei confronti di persone che non rispettano la distanza minima (come testimoniano le foto)! Non possiamo tollerare la possibilità di infettare anche una sola persona, scatenando il caos. Non possiamo rischiare di portare al collasso i nostri ospedali, tra qualche giorno o settimane, perché qualcuno deve vendere l’insalata in quel modo! Noi cittadini – conclude miseramente il lettore – più che segnalare e vedere ignorate le nostre segnalazioni da parte di chi dovrebbe intervenire in modo rapido, cosa possiamo fare?”. Già, cosa possiamo fare?
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