Stampa questa pagina

Anche a Foggia #vorreistareacasa: "Cerchiamo capannone o locale per allestire un dormitorio"

L'appello lanciato dai Fratelli della Stazione

 #Vorreirestareacasa. E' questa la campagna di sensibilizzazione lanciata dall’associazione di Roma Binario 95, per sensibilizzare le Istituzioni e l’opinione pubblica sulle difficili condizioni dei senza dimora in questo momento di emergenza sanitaria. Sono loro le persone più esposte, quelle che non hanno un casa in cui stare, in cui fermarsi. Una campagna che i Fratelli della Stazione hanno importato a Foggia e ora che è stato chiuso il dormitorio allestito nei locali della parrocchia di Sant’Alfonso a causa del Coronavirus e dell’impossibilità di rispettare i requisiti della distanza e sanitari, trenta persone – ma anche di più – sono costrette a dormire per strada.

LA SITUAZIONE. Eppure l’associazione Fratelli della Stazione, in collaborazione con la Caritas diocesana di Foggia-Bovino e con il Comune di Foggia, è pronta. "Abbiamo la disponibilità di un’associazione della Protezione Civile di Foggia per il coordinamento e la gestione fattiva del dormitorio. Ci manca solo una cosa - spiegano -: un locale in cui allestire un dormitorio in questo periodo, perché l’Amministrazione Comunale al momento non ha immobili da utilizzare".

L'APPELLO. "Cerchiamo, dunque - è la richiesta -, un locale, un immobile, un capannone di almeno 200 mq – per rispettare il requisito delle distanze – in cui poter allestire un dormitorio che offra accoglienza almeno a 30 persone senza dimora, la cui responsabilità ed il contratto di fitto saranno a carico del Comune. Chiunque abbia a disposizione un locale con queste metrature da fittare (o da mettere a disposizione gratuitamente per fronteggiare questa emergenza) può mettersi in contattato con noi scrivendoci in privato. Una volta individuato il locale, il sindaco di Foggia, Franco Landella, provvederà ad allertare formalmente la Protezione Civile della Regione Puglia per far partire questo tipo di intervento.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload