Coronavirus/Coldiretti Puglia, agriturismi lanciano agribond per pranzi e pernotti: paghi oggi e riscuoti alla riapertura
Gli agriturismi pugliesi lanciano l’AgriBond con cui
vacanzieri ed enogastronauti possono pagare oggi pranzi e pernotti, scegliendo
menù e stanze, e riscuotendo alla riapertura. L’iniziativa è degli agriturismi
di Terranostra Puglia, accreditati alla rete di Campagna Amica, per salvare il
settore a rischio crac dopo quasi due mesi di chiusura a causa dell’emergenza
Coronavirus.
I VOUCHER. Il valore di ciascun AgriBond sarà deciso dai singoli
agriturismi, consultabili sul sito di Campagna Amica e dalla App scaricabile
sui cellulari, che applicheranno un trattamento di favore – spiega Coldiretti
Puglia – e il voucher sarà utilizzabile entro il 30 dicembre 2020, con la
possibilità di trasformarne il valore in prodotti agricoli e agroalimentari
aziendali o con la restituzione nel caso di impossibilità a beneficiarne per
pranzi e pernotti.
I NUMERI. “Da quando è cominciata la pandemia in Puglia il
57% delle aziende agricole ha registrato una diminuzione dell’attività con un
impatto che varia da settore a settore con picchi anche del 100% come per
l’agriturismo dove sono chiuse per le misure anti contagio tutte le 876
strutture agrituristiche. Lanciare l’AgrBond è un modo per dare sostegno al
turismo in campagna, accompagnando gradualmente gli agriturismi alla fase 2
della riapertura e ridando ai pugliesi la speranza di poter godere del cibo
cucinato dai cuochi contadini di Campagna Amica e di momenti di relax all’aria
aperta”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
IL BLOCCO
DELLE ATTIVITÀ. L’attività agrituristica è tra le più colpite dall’emergenza
Covid–19, è stata la prima a risentire del blocco delle attività – denuncia
Coldiretti Puglia - e risulta azzerata già da due mesi con un conto salato pari
a 300 milioni di euro a carico del sistema turistico pugliese con lo stop agli
spostamenti causati dall’emergenza sanitaria.
LE MISURE DI SICUREZZA. “Una
anticipazione dell’apertura è necessaria per gli agriturismi che, spesso
situati in zone isolate della campagna in strutture familiari – aggiunge il
presidente di Terranostra Puglia, Filippo De Miccolis - con un numero contenuto
di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi dove
è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal
contagio fuori dalle mura domestiche. Con l’arrivo della bella stagione
sostenere il turismo in campagna significa anche evitare il pericoloso rischio
di affollamenti al mare e anche per questo le strutture agrituristiche devono
poter ripartire all’inizio di maggio riaprendo i cancelli della masserie, i
percorsi naturalistici e gli spazi a tavola dove assaggiare le specialità della
tradizione contadina dell’enogastronomia Made in Puglia”, insiste il presidente
De Miccolis.
I VIAGGI. “E’ stato colpito un settore che sta registrando in
Puglia una crescita a due cifre con il 16,5% di aumento del numero degli
agriturismi in Puglia con 850.000 presenze annue registrate nelle aziende
agrituristiche pugliesi. Anche i vip contadini che hanno masserie e aziende
agricole in Puglia hanno annullato i viaggi verso la regione per la
preoccupazione di essere messi in quarantena al rientro nei loro Paesi. E’ un
momento di crisi grave dell’indotto turistico, agrituristico e della ricettività,
con il rischio che vadano in fumo 700 milioni di euro di fatturato nei prossimi
mesi”, conclude il presidente De Miccolis.
LO STATO DI CALAMITÀ. Per questo
Coldiretti ha chiesto alla Regione Puglia di deliberare la richiesta di stato
di calamità anche per l’agriturismo, aggiornando tempestivamente il portale
www.agriturismoitalia.gov.it con l’indicazione esatta del numero dei posti
letto per le strutture agrituristiche attive in Puglia e si sta avvalendo della
Rete Agricorporatefinance (www.agricorporatefinance.it) promossa da Coldiretti
che aiuta ad evitare pericolose file alle filiali delle banche e a ridurre la
burocrazia e accompagna le aziende anche nelle domande per usufruire delle
cambiali agrarie finanziate da ISMEA.
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