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Bar "semi-aperti",  il giro largo per comprare il latte e le chiacchiere all'aria aperta: ancora controlli e denunce a Foggia

“Da quando sono scattate le limitazioni negli spostamenti ed è stato esteso a tutta la popolazione l’invito a restare a casa per evitare la diffusione dei contagi dal virus COVID-19, si registrano comportamenti diametralmente opposti. C’è chi, pur soffrendo, per paura o per senso di responsabilità si attiene alle nuove norme comportamentali e c’è chi se ne infischia mettendo a repentaglio la propria e l’altrui salute”. È quanto emerge dai numerosi controlli che in questi giorni le pattuglie della Polizia di Stato hanno effettuato, e continuano a fare, a Foggia per verificare l’esatta applicazione delle nuove disposizioni introdotte per arginare l’epidemia.

I BAR SEMI-APERTI. Numerosi esercizi commerciali controllati sono risultati effettivamente chiusi, mentre qualche ambulante si è ingegnato aprendo il proprio deposito e trasformandolo in punto vendita, contravvenendo la normativa di settore. C’è anche il barista – evidenziano dalla questura - che ha aperto con la scusa di dovere ritirare della merce deperibile e nel frattempo serviva un cliente.

I RIENTRI. C’è chi è rientrato dal Sud America e, dopo avere girato mezza Italia, noncurante di tutte le disposizioni, si è stabilito in città omettendo di segnalare l’arrivo al medico curante o all’A.S.L. Segnalato, inoltre, “chi fa finta di non conoscere la lingua italiana perché di nazionalità straniera e continua a girare con la propria autovettura come se nulla fosse”. Fermata anche una giovane coppia che, dovendo acquistare il latte per il proprio bambino, ne ha approfittato per farsi un giro in auto per le strade cittadine, complice la bella giornata.

TRA FESTA DEL PAPÀ E “PERLUSTRAZIONI”. Tra le persone individuate, anche padre e figlia, seduti su una panchina a bere birra e a scambiarsi due chiacchiere, “per festeggiare la festa del papà”. Infine, due pregiudicati che, sin dalle prime ore dell’alba, sono stati sorpresi a “perlustrare un quartiere popolare alla ricerca di qualcosa da fare”. E ancora, due cognati sorpresi su un’autovettura priva di copertura assicurativa e di revisione: denunciati anche perché il conducente guidava senza patente. In sostanza – concludono dalla questura -, storie diverse ma tutte finite con denunce e segnalazioni alla Procura della Repubblica.

di Redazione 


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