Coronavirus, si resta a casa? No, si va a “Pantanella”
I LETTORI SEGNALANO
Il picco è in arrivo, il picco sta arrivando, il picco è arrivato. Si inseguono gli appelli da parte del Governo e delle istituzioni, anche quelle locali, in riferimento alla diffusione del Covid19, a quanto pare sempre più in espansione nel sud Italia. La paura del contagio dovrebbe “sistemare” a casa i cittadini ma, anche a Foggia (così come in altre parti d’Italia), la madre degli idioti è sempre incinta.
“UNA MATTINATA DI VACANZA”. “A Pantanella ci sono adulti che portano in giro i bambini, ragazzi che si allenano a pochi centimetri tra loro, due ragazzini su una panchina, comodamente seduti, e nonni e nipoti che giocano. Insomma, è una mattinata di vacanza”. Nelle parole di un lettore – con tanto di foto – tutta la disperazione per una serie di comportamenti che definire irresponsabili è poco: "Perché la gente perbene deve restare chiusa in casa? Perché i nostri bambini possono a stento uscire sul balcone e questi se ne fregano così?". Al parco urbano noto come “Pantanella”, zona “Macchia Gialla” di Foggia, il coronaviurs non sembra essere un problema.
AL NORD SI CONTANO I MORTI, QUA SI VA AL PARCO. Eppure, al di là di chi dovrebbe far rispettare decreto e ordinanza comunale in una zona particolarmente trafficata della città – il sindaco Landella ha chiuso, giustamente, già da diversi giorni, i parchi – a inorridire, più di tutto, è il comportamento di certi cittadini. Mentre Bergamo e altre città contano i morti al minuto – non solo anziani, come quello fotografato, ma anche bambini e giovani – alcuni foggiani approfittano del tempo libero per mettere in atto un comportamento purtroppo tristemente famoso da queste parti e così sintetizzabile:” le regole valgono per gli altri, non per me”. In pericolo, però, sono anche i cittadini onesti e responsabili.
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