Corso di lingua italiana per stranieri, consegnati gli attestati
Si è concluso con esiti molto positivi il percorso formativo finalizzato al conseguimento degli attestati linguistici A2 e B1, organizzato dall’INCA CGIL di Foggia in collaborazione con la FLC CGIL, il Nidil CGIL, il Dipartimento Migranti della CGIL e la FLAI CGIL di Foggia.
L'ATTESTATO. L’esame si è tenuto presso la sede della CGIL di Foggia, al termine di circa sei mesi di attività didattiche dedicate all’apprendimento della lingua italiana. Il corso è stato realizzato grazie a una convenzione con l’Università Roma Tre, che ha predisposto i test d’esame e ha curato la fase di correzione, assicurando così un processo certificativo conforme agli standard richiesti.
Delle due classi coinvolte, oltre il 90% dei partecipanti ha superato con successo l’esame, conseguendo l’attestato. La consegna delle certificazioni è avvenuta subito dopo la comunicazione degli esiti.
La CGIL di Foggia e tutte le strutture sindacali che hanno collaborato al progetto esprimono grande soddisfazione per questo traguardo, che rappresenta un passo concreto verso politiche di inclusione efficaci, capaci di offrire reali opportunità a lavoratrici, lavoratori e persone migranti del territorio.
IL PROGETTO. “Il successo di questo percorso – dichiarano i promotori – dimostra quanto sia fondamentale investire nella formazione linguistica come strumento di emancipazione, integrazione e diritti. Continueremo a lavorare affinché sempre più persone possano accedere a percorsi formativi di qualità e ottenere riconoscimenti utili al proprio futuro.”
Il progetto rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra strutture sindacali, enti di tutela e il mondo universitario, confermando l’impegno della CGIL nel costruire percorsi che coniughino formazione, diritti e inclusione sociale.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.