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L'Organo di Revisione boccia il bilancio. Il Comune: "Siamo al lavoro", il Pd: "Fallimento di Landella"

Una preoccupazione “che condividiamo”. Al Comune di Foggia, non sembrano sorpresi dal parere sfavorevole espresso dal Collegio dei Revisori dei Conti all’esito dell’analisi del bilancio consuntivo 2016. “E’ riferito sostanzialmente ai rilievi formulati dalla Corte dei Conti nella sua ultima deliberazione – spiegano da Palazzo di Città -, sono rilievi che riguardano, in particolare, i costi delle utenze e l’entità della debitoria fuori bilancio. Entrambe vicende sulle quali, com’è noto, l’Amministrazione comunale è al lavoro da tempo”.

LA CORTE DEI CONTI. “Abbiamo deciso – spiega il sindaco, Franco Landella - che la discussione sul documento contabile e la presa d’atto della deliberazione della Corte dei Conti avverranno contestualmente in Consiglio comunale. L’adozione dei correttivi relativi ai rilievi evidenziati dai magistrati contabili, infatti, permetterà di soddisfare le perplessità dell’organo di revisione che hanno determinato il parere sfavorevole. In sede di discussione del rendiconto di gestione, ad esempio, saranno portati all’attenzione del Consiglio comunale debiti fuori bilancio risalenti addirittura al 2008 per un ammontare complessivo di 4 milioni 500mila euro, che non saranno liquidati dal momento che non è possibile riconoscere, documentazione tecnica alla mano, la loro legittimità. Uno stralcio importante che sarà operato sul ‘Salva Enti’, sia dal punto di vista del suo ammontare sia sul fronte del suo significato, dal momento che viene incontro proprio ad alcune indicazioni di carattere operativo fornite dalla Corte dei Conti.

LA RELAZIONE. Per quanto riguarda il contenuto della relazione prodotta dell’organo di revisione, “se da un lato permangono situazioni di forte criticità – evidenzia Landella - dall’altro lo è altrettanto che dal 2014 il Comune di Foggia non è in anticipazione di tesoreria; che la stima della capacità di pagamento dei fornitori varia dai 45 agli 80 giorni; che l’87 per cento della debitoria fuori bilancio è legata a sentenze esecutive rivenienti dal passato. Dati che messi a confronto con la gestione di bilancio del quinquennio che ci ha preceduto raccontano un’inversione di tendenza di notevole portata. Basti pensare che sulle utenze ed i fitti passivi è quella in carica l’Amministrazione che ha cominciato ad effettuare tagli e disdette”.

IL FALLIMENTO. Una visione per nulla condivisa dall’opposizione. “Viene certificato il fallimento amministrativo del sindaco e della maggioranza di centrodestra che lo sostiene a scartamento ridotto e inghiottendo flaconi interi di malox”, tuona il consigliere Pd, Alfonso De Pellegrino. “La bocciatura tecnica – prosegue - non è una novità per il gruppo consiliare del Partito Democratico, che ha denunciato in molteplici occasione l'inutilità, l'inefficacia e, talvolta, l'illegittimità degli atti approvati dall'Amministrazione guidata con macchiettistico piglio autoritario da Franco Landella.

IL RIMPASTO. “E, a dire il vero – prosegue De Pellegrino -, non è una novità neanche per il sindaco considerata le critiche formali avanzate dalla Corte dei Conti. Ed in entrambi i casi si tratta di rilievi sulla gestione presente e non su quella passata, sulla gestione che ha accumulato debiti su debiti vanificando i sacrifici compiuti dai cittadini per ottenere i fondi del 'salva Enti'. Gli organismi di controllo contabile, insomma, confermano le conclusioni a cui è giunto il gruppo consiliare del PD osservando la pessima gestione dei servizi pubblici urbani: dai rifiuti al trasporto, dalla riscossione dei tributi all'illuminazione, dalla manutenzione delle strade a quella del verde. La qualità della vita dei foggiani – conclude - è decisamente peggiorata, ma non sembra interessare a nessuno tra sindaco, assessori e consiglieri comunali tutti concentrati sull'ennesimo rimpasto di Giunta utile ad ottenere o a salvare una poltrona e una indennità”.

di Redazione 


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