NEWS

Cosa fa in parlamento Angelo Cera

Anche lui, come Tarquinio, non ha presentato nemmeno un disegno di legge

Prosegue il nostro viaggio alla scoperta dell'attività dei parlamentari foggiani nei primi 100 giorni di legislatura realizzato grazie di dati di
Openpolis. Dopo il primo articolo sul numero di presenze e quello sulle proposte di Colomba Mongiello e Lucio Tarquinio oggi tocca all'on. Angelo Cera.

GLI INCARICHI. Alla sua seconda esperienza alla Camera dei Deputati, fa parte del gruppo Scelta Civica per l'Italia, partito con cui è stato eletto (per la componente Udc). E' stato sindaco di San Marco in Lamis, poi è decaduto per incompatibilità con l'incarico di Parlamentare ma ha presentato ricorso. Fa parte, inoltre, della Commissione Difesa.

NESSUNO DISEGNO DI LEGGE. In questi primi mesi di legislatura non ha presentato disegni di legge né mozioni o emendamenti, ha fatto però una interrogazione a risposta scritta al Ministro dell'economia e a quello per giustizia riguardante la vicenda dell'azienda Cordisco di San Paolo di Civitate, messa in difficoltà dal comportamento di due banche. Dai due Ministeri non sono ancora arrivate risposte.

PROPOSTE INSIEME AD ALTRI. Cera è co-firmatario di 10 disegni di legge, uno dei quali presentato da Colomba Mongiello e riguardante l'istituzione a Foggia di una sezione della Corte d'Appello di Bari. Gli altri riguardano soprattutto agricoltura, agromeccanica e dieta mediterranea, infine ce n'è uno anche sulle agevolazioni tariffarie postali per i prodotti editoriali.

di Redazione

COMMENTI

Regolamento

Come partecipare alla discussione

I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.

Login

Nuovo utente