“Costruire il futuro”, Antonio De Maso: “Le comunità come argine contro le fragilità familiari”
Il direttore della Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus
Costruire reti che accompagnino i minori a compiere il proprio percorso di autonomia e a superare la fase assistenziale. Questo il senso dell’evento di venerdì 28 ottobre, organizzato a Villaggio Don Bosco (località Vaccarella, tra Foggia e Lucera) dalla Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus in sinergia con Comunità sulla strada di Emmaus e cooperativa Kairos.
PUBBLICO E PRIVATO. Un’intera giornata dedicata ai minori in cui ha avuto luogo un’intensa riflessione in grado di abbracciare i due contesti privilegiati riguardanti i giovani e i giovanissimi del territorio: il pubblico e il privato. A questi, si è aggiunto il contributo scientifico dell’Università di Foggia, coinvolta per l’occasione insieme con l’Ordine degli Assistenti Sociali di Puglia, il CNCA e il Garante regionale dei Diritti del Minore.
GLI SPUNTI. Riprendendo le parole di Antonio De Maso, direttore della Fondazione, si sono affrontante diverse dinamiche: “possibilità di supportare il minore fragile nella ricerca della casa e del lavoro; sviluppare competenze negli operatori, pubblici e privati, tali da attivare le reti e favorirne la funzionalità; attuare un sistema pubblico di certificazione delle competenze con l'obiettivo di formalizzare le esperienze delle persone più fragili con basso livello di scolarizzazione; orientare le politiche pubbliche, in ambito sociale, con la disponibilità della Regione, attraverso l'Ufficio del Garante dei Diritti dei Minori a farsi promotori di sperimentazioni sul campo; la presa d'atto che il Terzo Settore spesso è anche più avanti delle attività istituzionali, ne è testimonianza l'esperienza sui ‘care leavers’ fatta nelle comunità educative del Villaggio Don Bosco”.
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