Covid, fotografi e settore wedding in crisi: "Fatturato in calo del 90%, ora rischio rinvio eventi e abusivi sciacalli"
"Dignitosamente, in silenzio, ma con tanta rabbia dentro, da circa un anno e mezzo, siamo stati bloccati professionalmente dai vari DPCM". Luca De Michele, fresco di riconoscimento Wedding awards di Matrimonio.com, fotografo professionista di Foggia presenta le istanze della categoria, parte integrante di un indotto, sostanzialmente bloccato.
IL COMPARTO WEDDING. "A differenza delle altre categorie, che a tratti, sono riusciti a lavorare almeno fino a marzo 2021 - spiega De Michele -, la categoria dei fotografi e di tutto il comparto Wedding (Dj, Musicisti, Sale ricevimento, Atelier) è rimasta ferma a marzo del 2020.
Con l'inizio della pandemia tutte le cerimonie sono state annullate e rinviate immediatamente.
Da più di un anno, tranne che per i mesi di agosto e settembre 2020, in cui chi è riuscito, ha svolto pochissime cerimonie, il settore, da essere in difficoltà ora è messo alle corde drammaticamente.
Io parlo dei professionisti del settore wedding che posseggono regolari licenze e che svolgono tale attività come unica professione con cui si provvede al sostentamento quotidiano".
CALO DEL 90%. Oltre al danno la beffa, "perché nel momento in cui le attività economiche dovessero riavviarsi, spero il più presto possibile, la nostra categoria, così come nel 2020, anche nel 2021 rimarrà congelata per via dei numerosi annullamenti e rinvii delle cerimonie previste.
Oltre a questo forte e vicinissimo rischio, ci sono da considerare i numerosi abusivi, che immancabilmente, come sciacalli, si approprieranno con prezzi stracciati, dei lavori destinati a chi svolge la propria professione in maniera regolare.
Leggo spesso delle categorie che giustamente alzano e sbattono i pugni per rivendicare la propria attività, creata con fatica e sacrificio, ma anche il settore fotografi professionisti, merita di tornare dignitosamente a lavorare.
Al momento il calo del fatturato è intorno al 90%"
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