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Criminalità: 30 arresti nel Gargano, scacco alla famiglia Romito

Per i resti di estorsione, detenzione armi e droga

Alle prime ore di oggi personale del Servizio Centrale Operativo, delle Squadre Mobili delle Questure di Foggia e Bari, del Commissariato di P.S. di Manfredonia (FG), con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine e del Reparto Volo di Bari, ha dato corso ad una vasta operazione eseguendo un provvedimento cautelare coercitivo nei confronti di 30 individui, tra cui esponenti di spicco della criminalità garganica, operanti nei territori ricompresi tra Manfredonia – Mattinata – Vieste
DALL'ESTORSIONE AL PORTO D'ARMI. I predetti sono tutti fortemente indiziati di essere implicati, a vario titolo, nei reati di estorsione, detenzione e porto illegale di armi, nonché illegale detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. L’odierna operazione di polizia giunge a conclusione delle attività investigative condotte a partire dall’estate del 2010 da una task force all’uopo costituita in seguito alla recrudescenza di gravissimi episodi delittuosi che avevano destabilizzato e funestato i territori garganici a partire dalla primavera del 2009.   
LE INDAGINI. Per quanto attiene all’odierna operazione, le indagini hanno riguardato in primis la famiglia “Romito”, nonché elementi di elevata caratura criminale, operanti nei territori del comune di Mattinata (FG), responsabili di aver perpetrato estorsioni in danno di imprenditori locali, di aver illegalmente detenuto e ceduto sostanze stupefacenti e, infine, di aver illegalmente detenuto e portato in pubblico armi. Le indagini, ed in particolare quelle relative allo spaccio di sostanze stupefacenti, in corso di svolgimento hanno dato l’input ad un secondo filone investigativo che ha interessato un aggregato delinquenziale, composto da individui operanti e dimoranti in Vieste (FG).
I "PROTAGONISTI". L’azione repressiva intrapresa aveva già ottenuto i principali risultati con la cattura, avvenuta il 13.05.2011, del noto pregiudicato Giuseppe PACILLI1, all’epoca latitante, inserito nell’elenco dei 30 ricercati di massima pericolosità, nonché con l’esecuzione di 19 provvedimenti cautelari in carcere per i reati di estorsione, armi e favoreggiamento, aggravati dal metodo mafioso, nei confronti di altrettanti esponenti del sodalizio criminale “li BERGOLIS”  del quale Pacilli costituiva l’elemento più pericoloso e di maggior spessore criminale ancora in libertà – “Operazione Rinascimento” del 22.03.2012.   

MARIO LUCIANO ROMITO. Per quanto attiene all’odierna operazione, le indagini hanno riguardato in primis la famiglia “ROMITO” ed in particolare Mario Luciano ROMITO, ritenuto all’epoca il referente del sodalizio, nonché elementi di elevata caratura criminale a lui attigui e subordinati, operanti nei territori del comune di Mattinata, responsabili di aver perpetrato estorsioni in danno di imprenditori locali, di aver illegalmente detenuto e ceduto sostanze stupefacenti e, infine, di aver illegalmente detenuto e portato in pubblico armi, strumenti quest’ultimi, funzionali al c.d. “controllo del territorio”.

di Redazione 


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