Crisi al Comune: il Pd boccia Landella “prigioniero dei giochi di palazzo” e accusa le “stampelle” della maggioranza
La replica dei consiglieri minoranza: “Nessun favore”
“Il centrodestra in panne per una partita di poltrone andata male. E siamo solo all'inizio, verrebbe da dire”. L'assenza dell'intero gruppo di Forza Italia al consiglio comunale è una ghiotta occasione per il Partito democratico, che - attraverso le voci del segretario cittadino, Mariano Rauseo e dei consiglieri comunali Pasquale Russo e Alfonso De Pellegrino – accusa primo cittadino e opposizione “stampella” del sindaco.
GIOCHI DI PALAZZO. “L’assenza di Forza Italia – spiegano i tre - la dice lunga su come la maggioranza intende governare la città di Foggia e su quanto il sindaco Landella sia prigioniero dei giochi di palazzo. Un tema sul quale non ci sono molte parole da spendere essendo ormai evidente a tutti la concezione di buon governo del sindaco e dei suoi colleghi di viaggio”.
LA ‘STAMPELLA’. Dopo l’accusa alla maggioranza, la stoccata all’opposizione: “Ciò che invece dobbiamo constatare con grande rammarico – evidenziano Rauseo, Russo e De Pellegrino - è che alcuni consiglieri della minoranza, con scarso senso di appartenenza politica, hanno garantito il numero legale, divenendo di fatto stampella di una maggioranza in panne. Landella si è affrettato a sostituire la prima forza della coalizione con pezzi vaganti dell'opposizione, compiendo un vero e proprio ribaltone politico. Ogni ulteriore commento è superfluo. Si lascia ai cittadini la propria, personale valutazione”, concludono i tre.
LA REPLICA. Accuse rimandate al mittente dai consiglieri Luigi Buonarota, Saverio Cassitti, Leonardo Iaccarino e Marcello Sciagura, che commentano: “Non siamo sostenitori dell'Amministrazione comunale, né la nostra posizione politica è organica al centrodestra. Siamo consiglieri comunali della Città di Foggia ed il nostro compito è quello di servire la Città di Foggia ed i suoi cittadini”.
GLI INTERESSI DELLA CITTA'. “La nostra presenza nell’Aula Consiliare e la partecipazione ai lavori – ribadiscono i quattro consiglieri - non è un favore alla Giunta comunale, che non dimentichiamo essere espressione politica del centrodestra, ma il sostegno leale e disinteressato non alla Giunta come espressione politica ma in quanto organo deputato alla soluzione dei problemi. Con questo spirito – concludono siamo rimasti in Aula: con lo spirito di chi agli interessi di parte antepone quelli della città e dei cittadini. Siamo e resteremo consiglieri di opposizione. Il Governo comunale non ha trovato, oggi, un alleato in un momento di bisogno. Il sostegno politico è una cosa, il servizio alla città e la soluzione dei suoi problemi un altro”.
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