Gli adolescenti, gli smartphone, le belle ragazze e i puparill: cronaca semi-seria di Daunia Comics
Daunia Comics continua ad essere uno dei miei eventi preferiti tra quelli che si svolgono in città. No, niente battute sulle belle ragazze vestite come le dive dei cartoni animati, che senò pare che noi maschi pensiamo solo al sesso. E invece lo sanno tutti che nella nostra vita ci sono anche tante altre cose, tipo il pallone e la birra...
GLI ADOLESCENTI. No, scherzi a parte. Daunia Comics è uno dei pochissimi eventi dove ci sono quasi tutte le fasce di età, dai bambini delle elementari ai quarantenni che ci vanno con la scusa di accompagnare figli e nipotini ma sono interessati ai fumetti e ai gadget, e poi soprattutto un sacco di adolescenti, di quelli che non incrociamo quasi mai e di cui solitamente non conosciamo il viso perchè coperto dallo smartphone. E invece no, parlano, giocano, ridono. E se prendono lo smartphone è solo per farsi qualche foto, meglio se con qualche bella ragazza (n'ata vot).
I FUMETTISTI. Un'altra cosa che Daunia Comics mi ha insegnato è che Foggia è piena di fumettisti e disegnatori molto bravi. E io che pensavo che in questa città i ragazzi fossero capaci solo di fare segni strani sui sui muri. Secondo me il Comune dovrebbe fare una campagna nelle scuole con i disegnatori, ho già lo slogan: “basta scarabocchi, disegnate i puparill”.
IL CALDO. Un appunto però va fatto. In quei padiglioni faceva davvero caldo. Noi con bermuda e t-shirt potevano anche farcela, la ragazza vestita da Lamù pure (angor!), ma i cosplayer con i costumi più pesanti hanno rischiato davvero che il troppo caldo e i loro vestiti sintetici innescasse una reazione chimica che gli potesse far venire qualche superpotere. O era una cosa voluta?
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