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Frigerio e Beretta, il cuore del Foggia batte anche il Crotone: è semifinale contro Zeman

Zauli, sicuro del passaggio del turno del suo Crotone, non aveva fatto i conti con il cuore del Foggia che compie un’altra impresa e rimonta due gol ai calabresi, qualificandosi alle semifinali dei playoff nazionali di C. Un risultato meritato per i satanelli, troppo schiacciati dagli avversari nel primo tempo tanto da andare sotto di 2-0, per poi ritrovare sè stessi nella ripresa e portare a casa un risultato importantissimo. Delio Rossi (squalificato) davanti a Thiam lancia Di Pasquale dal primo minuto in difesa, accanto a Kontek e Rizzo con Frigerio e Schenetti interni di centrocampo, Petermann in cabina di regia e Costa e Bjarkason esterni; in avanti, scelta quasi obbligata con Peralta e Iacoponi. Zauli, invece, conferma il 4-2-3-1 con Branduani tra i pali, linea difensiva formata da Mogoș, Golemic, Gigliotti e Giron; a centrocampo, il duo titolare è composto da Petriccione e Vitale mentre in avanti Chiricò, D’Ursi e Tribuzzi giocano alle spalle della punta Cernigoi.

SOTTO SHOCK. Il Crotone prova subito a creare superiorità nell’uno contro uno, costringendo il Foggia ad ‘abbassarsi’. Al 5’ brivido in area rossonera con Dalmasso bravo ad anticipare Tripuzzi. All’11’ è ancora il numero uno rossonero che dice no a Tripuzzi, che sfrutta un errore di Kontek nel leggere il suo inserimento. Il Crotone pressa e ancora il numero 19 calabrese prova il tiro a giro, senza fortuna. Al 21’ i padroni di casa segnerebbero anche con Tripuzzi, che però è in fuorigioco, facendo tirare un sospiro di sollievo ai tifosi foggiani. Il Foggia si fa vedere timidamente dalle parti di Branduani con un tiro di Peralta senza pretese. Al 27’ è decisamente più pericoloso Frigerio che in area trova l’opposizione calabrese su un tiro a botta sicura in area. La partita, però, la fa il Crotone e al 30’ Cernigoi resiste alla marcatura di Kontek e batte Dalmasso. Il copione della gara, però, non cambia e sono sempre gli uomini di Zauli a fare la partita. Prima del riposo arriva la doccia fredda: prima D’Ursi sfiora il raddoppio con un tiro da 30 metri che Dalmasso devìa miracolosamente in angolo, poi sugli sviluppi è l’ex Gigliotti a fare 2-0 di testa.

LA RIMONTA. La ripresa inizia con due sostituzioni nei rossoneri: fuori Di Pasquale per Rutjens e Petermann per Di Noia. Il Foggia non è morto e lo dimostra al 50’ quando Frigerio con una incursione in area sorprende Branduani con una conclusione apparentemente innocua e fa 1-2. Zauli si sbraccia e al 60’ Chiricò semina il panico nell’area foggiana. Il numero 32’ calabrese poco dopo ha la grande chance del 3-1 dopo un clamoroso errore di Peralta ma trova il palo a opporsi al gol. I nervi saltano un po' alla panchina del Crotone, che in campo riduce la pressione sugli avversari ma aumenta le perdite di tempo, con frequenti spezzettamenti e giocatori a terra. Fedele Simone manda in campo Beretta per uno spento Iacoponi mentre nel Crotone fuori Giron per Cuomo e Chiricò per Carraro. E’ tutto un altro Foggia rispetto al primo tempo: i rossoneri attaccano compatti e approfittano dell’atteggiamento più timido degli avversari. Zauli richiama in panchina anche D’Ursi e Vitale per Kargbo e Awua, mentre poco dopo Crialese rileva Tripuzzi. Il Foggia insiste e all’85’ Beretta in mischia trova il 2-2 e fa esplodere il settore ospiti rossonero. L’attaccante rossonero non ce la fa più e al suo posto entra Vacca. Simone manda in campo anche Markic per Costa ma serve solo per il tabellino: esplode la gioia dei tifosi foggiani al fischio finale. Ora in semifinale ci sarà Zeman con il suo Pescara. Ma stanotte c’è spazio solo per la festa.

di Saracino Nicola


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