Paese Mio Tonino Corlito, la "tradizione di famiglia" che porta in scena un intero territorio
La storia della compagnia teatrale di Castelluccio dei Sauri
La memoria e la tradizione, attraverso le storie di un'intera comunità. L'identità del territorio, con il linguaggio rigorosamente orientato al dialetto e vernacolo castelluccese. E una tradizione da tramandare, raccogliendo il testimone dal proprio zio. Non una semplice compagnia teatrale amatoriale, ma un pezzo di vita e di storia di Castelluccio dei Sauri: è la compagnia "Paese Mio Tonino Corlito", nata dall'intuizione di colui a cui è intitolata, quel Tonino Corlito che oltre trenta anni fa, per non dispedere il tesoro culturale del paese, cominciò a portare sul palco gli aneddoti e le notizie raccolte in giro. Rappresentazioni improntate al vernacolo castelluccese, dal linguaggio colorito, a cui si affiancavano intramontabili opere del teatro come Non ti pago o Natale in Casa Cupiello.
LA COMPAGNIA. Poi, nel 2017, la sua scomparsa e il desiderio della famiglia di non interrompere questo progetto. Una continuità che ha preso vita sul palco: "Quando è morto nostro zio - spiega Rocco Corlito, regista e presidente dell'associazione culturale - abbiamo pensato di non disperdere tutto il lavoro realizzato fino a quel momento. E, proprio per omaggiarlo, oltre a intitolargli la compagnia, abbiamo portato in scena la sua ultima opera, lasciata incompiuta e completata da noi".
LO SPETTACOLO. Attualmente, sono una quindicina - tra attori e staff - i componenti della compagnia, che venerdì 26 maggio tornerà in scena con un nuovo spettacolo (e un nuovo sold-out), proponendo nel teatro di Castelluccio l'opera 'Stemm buone, pe ste meglie, stime pegge...". E' un esempio di come ci sia anche un'evoluzione nel percorso artistico: "E' una commedia moderna - evidenzia il regista -, trattando temi come i falsi invalidi, le truffe di una famiglia che vive nell’inganno e nella rassegnata convinzione che l’unico modo per poter avere una vita decente, sia farsi beffa di quel sistema che tutto può dare e che tutto può togliere". In scena - diretti da Rocco Corlito, con la scenografia di Giuseppe Curcio e Luciano Del Priore - ci saranno Giuseppe Palazzo, Ilenia Corlito, Eliana Villanova, Vincenzo Volpe, Maria Volpe, Vittoria Ciotti, Angelo Grande, Salvatore Lavagna, Grazia Volpe, Luciano Del Priore, Gaetano Di Flumeri, Cosimo Marsciano.
LA PASSIONE. La loro, pertanto, resta una vera e propria missione: "Siamo tutti dei semplici appassionati - rimarca Rocco Corlito - ma il nostro impegno è quello di fare qualcosa per il paese e anche per creare delle forme di aggregazione sana in una piccola realtà". E per trasmettere l'orgoglio delle proprie origini, non lesinano trasferte in giro per la provincia di Foggia (info 3921423876 e compagniateatralepaesemio@gmail.com): "Qunado ci chiamano siamo felici di poter ancdare per portare un po' di sorrisi e spensieratezza". Nel nome di zio Tonino. Nel nome di una grande passione.
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