I canestri non sono regolamentari, Cus Foggia verso la sconfitta a tavolino: "Non ci battono gli avversari ma la nostra città"
Il CUS Foggia basket rischia di perdere la partita a tavolino perché i canestri del palazzetto Russo (già omologato per le partite di pallacanestro) non sono posizionati ad altezza regolamentare. Mezz’ora prima dell’inizio della gara in programma ieri, sabato 19 ottobre, gli ospiti dell’LSB Lecce hanno chiesto agli arbitri di effettuare la misurazione perché in fase di allenamento avevano riscontrato delle anomalie.
LA MISURAZIONE. Secondo il regolamento della FIP il canestro deve misurare a partire dal cerchio fino a terra 305 cm. In seguito alla verifica effettuata con uno strumento di misurazione d’emergenza, entrambi i canestri sono risultati non regolamentari di 3 e 6 cm al di sotto della misura standard. Dopo alcune valutazioni di natura tecnica il CUS Foggia ha constatato l’impossibilità a risolvere il problema. Gli arbitri, preso atto della situazione, hanno deciso di non far giocare le due squadre. Ora toccherà al giudice federale decidere se dare la vittoria a tavolino al Lecce o permettere la disputa della gara.
COACH CICCONE. “Dopo 40 anni di pallacanestro - si è sfogato il coach cussino Ciccone - è la prima volta che mi succede una cosa del genere. In queste condizioni non ci sto. Avrò bisogno di 48 ore per riflettere e prendere una decisione sul mio futuro, se ho deciso di condividere questo progetto è soprattutto per i ragazzi che si sacrificano e ogni giorno danno tutto per questo sport e per questa squadra. Qui nessuno ci rispetta, noi facciamo la serie C e non è tollerabile che per allenarci dobbiamo pregare le persone per farci rilasciare l’autorizzazione o sottostare a squadre di seconda divisione. Non sappiamo mai a che ora ci possiamo allenare il giorno dopo. Le società hanno diritto ad allenarsi ma noi siamo una squadra che fa un campionato che a tutti gli effetti può considerarsi professionistico e che costa più di 100 mila euro. Io chiedo solo di allenarci due ore di seguito per quattro giorni alla settimana ma vedo che tutti ci mettono il bastone tra le ruote a partire dagli uffici dell’amministrazione comunale”. Il Coach conclude con una frase che fa riflettere: “Non mi stanno sconfiggendo le altre squadre, mi sta sconfiggendo la mia città”.
L'ASSESSORE DI MOLFETTA. Nello spogliatoio presente anche l’assessore allo sport Domenico Di Molfetta:“ Sono davvero dispiaciuto per questo increscioso episodio ma vi dico la verità non ero a conoscenza di questa situazione. Mi impegnerò già da lunedì per organizzare il sopralluogo e risolvere la problematica nel più breve tempo possibile”. Le possibilità di evitare la sconfitta a tavolino - spiegano dal Cus - sono minime e il team manager del CUS Saverio Padalino chiede che la gara venga giocata e ha prodotto un reclamo allegato al referto.
IL RECLAMO. Nel documento si riporta in sintesi che i canestri, in quanto strutture fisse, non sono attrezzature obbligatorie per cui la società non è tenuta ad avere una di riserva. Che la misura è stata effettuata con modalità empiriche perché non era disponibile uno strumento regolare. Infine, Padalino ha rilevato che l’ultima misurazione è stata effettuata alle 18:20, dieci minuti prima dell’inizio della gara. Nella stessa circostanza è stato comunicato il ripristino dell’altezza, impossibile da attuare in poco tempo.
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