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Cus Foggia rugby, la "testa" oltre l'ostacolo

Capitan Baiardi presenta la sfida interna contro il Trepuzzi. Con un pensiero alla lotta al racket

“La testa. Se giochiamo con la testa siamo in grado di far male a tutti “. La ricetta per non sfigurare, la presenta il capitano e allenatore Ermanno Baiardi. Il Cus Foggia rugby è pronto alla sfida con il Trepuzzi, domani alle 14,30 al campo di via Napoli. È l’ultimo turno casalingo del girone, che si concluderà domenica a Campi salentina.
VOGLIA DI GRANDI SFIDE. “Quando ragioniamo riusciamo a dare fastidio a tutti – evidenzia Baiardi – e abbiamo messo alle corde squadre come il Bari, il Brindisi e il Monopoli. Dobbiamo riuscire a fare ottanta minuti con la stessa lucidità e la massima concentrazione, solo così possiamo battere il Trepuzzi”. La preparazione alla gara di domani, i cussini l’hanno affrontata nel migliore dei modi. “In settimana ci siamo allenati molto bene – assicura il capitano – e abbiamo provato nuove soluzioni. Di sicuro peserà l'assenza di Raviele tra i centri, ma non manca chi saprà sostituirlo”. Quello che non manca è l'entusiasmo. “Con il Bari abbiamo giocato una grande partita e c'è voglia di misurarsi con squadre del genere, per capire che tipo di girone di ritorno potremo fare”.
CONTRO IL RACKET. Abituati al gioco duro ma corretto in campo, i ragazzi capitanati da Baiardi hanno voluto anche aderire alla mobilitazione della società civile, partecipando alla campagna contro il racket e promuovendo, già da metà settimana, una serie di iniziative per la legalità. Anche domani, prima di scendere in campo, la squadra ricorderà l'impegno per una città libera dal pizzo e dalle estorsioni. Un gesto più che apprezzabile, ma che purtroppo si conretizzerà solo parzialmente: il Cus ha infatti negato l'autorizzazione ai ragazzi a partecipare alle manifestazioni del weekend mostrando i simboli del Cus e non sarà neppure possibile scendere in campo con una maglia celebrativa. L'ennesimo paradosso firmato Cus: l'Università promuove con Libera una mobilitazione in piazza, ma il Centro universitario sportivo si defila.

di Redazione 


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