Dopo la facile vittoria nel derby contro il Torremaggiore, il quale ha sancito la seconda posizione in campionato per i rossoneri, domenica 13 aprile cominciano i play-off, nella difficile partita contro il Trepuzzi. I ragazzi di Mister Cassinese si giocano la serie B, proprio nell'anno numero dieci della storia rugbistica foggiana (a proposito, a parte il dirigente Stefano Corsi, anche domenica scorsa in occasione dei festeggiamenti per la ricorrenza, erano assenti il Presidente, il responsabile FIR per la Provincia di Foggia e con lui il selezionatore giovanile regionale: nota stonata avvertita dalla squadra). Ad ogni modo, per il Cus Foggia Rugby, dopo la regular season, è tempo di bilanci.
“Di questa stagione rugbistica penso che sia andata abbastanza bene visto che abbiamo centrato l'obiettivo stagionale di essere tra le prime 3 del campionato – questo il parere soddisfatto dell'allenatore e preparatore atletico, oltre che giocatore, Antonio Cassinese – naturalmente non tutto è andato come previsto, ma la soddisfazione di essere arrivati secondi, con un organico che ha un'età media al di sotto dei 25 anni e che è composto per 3/4 da ragazzi con pochissima o nessuna esperienza di rugby giocato, è enorme. Le aspettative – ha continuato Cassinese, da quattro anni pilastro del Cus Foggia Rugby – sono quelle di ben figurare nei play-off per la serie B e di far crescere quei ragazzi che hanno ancora poco esperienza per poter affrontare, speriamo, con la migliore condizione possibile, il prossimo campionato. Un pensiero va ai nostri Under (di tutte le categorie) in cui è riposta la speranza per una crescita esponenziale del rugby foggiano. Questi ragazzi mi auguro prendano spunto dai valori del rugby per crescere non solo come sportivi, ma anche come persone rispettose e valide”.
Dopo i toni di approvazione, Cassinese non dimentica le difficoltà vissute dai suoi giocatori, alle prese con sacrifici enormi anche quest'anno e, spesso, abbandonati dalla dirigenza: “Vorrei un campo d'allenamento adeguato e in questo spero che il CUS ci dia una mano il prima possibile – ha detto l'allenatore rossonero – ma vorrei anche che ci fosse meno politica 'marcia' nel nostro sport (specialmente tra le squadre limitrofe e da parte degli arbitri), mi auguro non diventi come il calcio e con questo ho detto tutto e non mi dilungo”. D'accordo con Cassinese, anche uno dei giocatori di maggiore esperienza del Cus Foggia, Vincenzo Sacco, da 9 anni nella mischia di Via Napoli. “Spero che prima o poi si riesca ad avere un campo regolamentare nel quale allenarci – ha dichiarato “il centro” rossonero – anziché quello da calcio a 7 adoperato fino ad oggi. Il nostro, ad esempio, è un gran bel campo, ma manca l'illuminazione, un problema che doveva essere risolto già da tempo. Purtroppo quest'anno doveva essere l'anno 'delle cose fatte sul serio', ma di serietà ne ho vista poca: basti pensare che in occasione dell'anniversario dei dieci anni, le divise nuove ce le siamo comprate di tasca nostra...”.
Dopo la facile vittoria nel derby contro il Torremaggiore, il quale ha sancito la seconda posizione in campionato per i rossoneri, domenica 13 aprile cominciano i play-off, nella difficile partita contro il Trepuzzi. I ragazzi di Mister Cassinese si giocano la serie B, proprio nell'anno numero dieci della storia rugbistica foggiana (a proposito, a parte il dirigente Stefano Corsi, anche domenica scorsa in occasione dei festeggiamenti per la ricorrenza, erano assenti il Presidente, il responsabile FIR per la Provincia di Foggia e con lui il selezionatore giovanile regionale: nota stonata avvertita dalla squadra). Ad ogni modo, per il Cus Foggia Rugby, dopo la regular season, è tempo di bilanci.
LA SODDISFAZIONE DEL MISTER. “Di questa stagione rugbistica penso che sia andata abbastanza bene visto che abbiamo centrato l'obiettivo stagionale di essere tra le prime 3 del campionato – questo il parere soddisfatto dell'allenatore e preparatore atletico, oltre che giocatore, Antonio Cassinese – naturalmente non tutto è andato come previsto, ma la soddisfazione di essere arrivati secondi, con un organico che ha un'età media al di sotto dei 25 anni e che è composto per 3/4 da ragazzi con pochissima o nessuna esperienza di rugby giocato, è enorme. Le aspettative – ha continuato Cassinese, da quattro anni pilastro del Cus Foggia Rugby – sono quelle di ben figurare nei play-off per la serie B e di far crescere quei ragazzi che hanno ancora poco esperienza per poter affrontare, speriamo, con la migliore condizione possibile, il prossimo campionato. Un pensiero va ai nostri Under (di tutte le categorie) in cui è riposta la speranza per una crescita esponenziale del rugby foggiano. Questi ragazzi mi auguro prendano spunto dai valori del rugby per crescere non solo come sportivi, ma anche come persone rispettose e valide”.
"MI AUGURO NON DIVENTI COME IL CALCIO". Dopo i toni di approvazione, Cassinese non dimentica le difficoltà vissute dai suoi giocatori, alle prese con sacrifici enormi anche quest'anno e, spesso, abbandonati dalla dirigenza: “Vorrei un campo d'allenamento adeguato e in questo spero che il CUS ci dia una mano il prima possibile – ha detto l'allenatore rossonero – ma vorrei anche che ci fosse meno politica 'marcia' nel nostro sport (specialmente tra le squadre limitrofe e da parte degli arbitri), mi auguro non diventi come il calcio e con questo ho detto tutto e non mi dilungo”.
"LE DIVISE CE LE SIAMO COMPRATE DI TASCA NOSTRA". D'accordo con Cassinese, anche uno dei giocatori di maggiore esperienza del Cus Foggia, Vincenzo Sacco, da 9 anni nella mischia di Via Napoli. “Spero che prima o poi si riesca ad avere un campo regolamentare nel quale allenarci – ha dichiarato “il centro” rossonero – anziché quello da calcio a 7 adoperato fino ad oggi. Il nostro, ad esempio, è un gran bel campo, ma manca l'illuminazione, un problema che doveva essere risolto già da tempo. Purtroppo quest'anno doveva essere l'anno 'delle cose fatte sul serio', ma di serietà ne ho vista poca: basti pensare che in occasione dell'anniversario dei dieci anni, le divise nuove ce le siamo comprate di tasca nostra...”.