Dalla Banda di Orsara al Teatro alla Scala: il talento di Antonio Di Biccari
Formatosi al Conservatorio Umberto Giordano, ha suonato per Placido Domingo e Roberta Mantegna
Dalla Banda di Orsara al Teatro alla Scala. Il talento di Antonio Di Biccari emerge a livello internazionale e il giovane musicista orsarese è stato chiamato come aggiunto nell’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano per due produzioni: il concerto lirico-sinfonico con Placido Domingo e Roberta Mantegna diretto dal Maestro Armiliato lo scorso 2 dicembre e la serata di gala del 12 dicembre, con concerto diretto dal Maestro Renzetti, per il 20esimo anno della fondazione dell’Accademia.
LA CARRIERA. Il suo strumento è il trombone basso. Di Biccari ha conseguito il diploma accademico di secondo livello col massimo dei voti e la lode lo scorso 19 luglio 2021 al Conservatorio Umberto Giordano di Foggia sotto la guida del Maestro Giuseppe De Marco. Fa parte della Fanfara orsarese dei Bersaglieri ed è tuttora un elemento del Complesso bandistico Santa Cecilia di Orsara (ufficialmente riconosciuta come la più antica della Puglia, attiva dal 1780) di cui è anche direttore artistico e musicale. Nel proprio curriculum vanta diverse e prestigiose collaborazioni. Ha suonato con l’Orchestra di fiati del Conservatorio "Carlo Gesualdo da Venosa" di Potenza come aggiunto, per la Giordano Wind Orchestra, la Oles (Orchestra Sinfonica di Lecce e del Salento), l’Orchestra dell'Accademia Musicale Andrea Chenier ed ha all’attivo una serie di collaborazioni con diversi organici inseriti nelle programmazioni del Teatro Pubblico Pugliese.
IL COMMENTO. “Sono stato davvero felice di ricevere la chiamata dall’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano - ha raccontato Antonio Di Biccari -.Ringrazio il Conservatorio di Foggia, il Maestro Giuseppe De Marco e l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Umberto Giordano con cui continuo a collaborare. Sono uno studente e un musicista. La musica è la cosa più importante per me”.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.