Dal falò dell’Immacolata all’aggressione, la denuncia: “Le forze dell’ordine si sono ritirate”
Paura per una cittadina, danneggiata l’auto
“Sono queste le tradizioni? Cosa ne pensano i vertici di polizia? E il prefetto? È così che vogliono sconfiggere la criminalità di Foggia?”
IL FALO’ E I BOTTI. C’è tanta amarezza e indignazione nella denuncia – postata anche attraverso un video sulla sua pagina social – della cittadina Anna Rita Melfitani, attivista degli animali e titolare di Guerrieri con la Coda, l’associazione che si occupa di cani e gatti randag e di ambiente. Durante la serata dell’8 dicembre, nei pressi di via Imperiale, la cittadina ha raccontato di essersi trovata davanti a uno dei tanti falò non autorizzati che tradizionalmente animano Foggia nel giorno dell’Immacolata. Il problema è che oltre ad aver appiccato le fiamme in un parchetto comunale, un gruppo di ragazzi ha cominciato a sparare petardi e a lanciarli anche contro le forze di polizia accorse sul posto, su sollecito dei residenti.
IL MANCATO INTERVENTO DEGLI AGENTI. “Ho sentito gli agenti che dicevano di ritirarsi perché non potevano intervenire – racconta la Melfitani – nonostante il pericolo, perché gli autori dei fatti erano minorenni, ma non è così: sono sicura che con loro c’erano anche tanti maggiorenni”.
L’AGGRESSIONE ALLE DUE DONNE. Ad aggravare la cosa, poi, è stata l’aggressione subìta dalla cittadina che, in quel momento, era in ricognizione alla ricerca di uno dei tanti animali di cui si occupa. “Ero con mia sorella – ha dichiarato – quando abbiamo visto due ragazzi venire dalla nostra parte, armati di una mazza di legno e di bottiglie di vetro: all’improvviso le hanno lanciate contro di noi che, per fortuna, siamo riuscite a metterci in macchina e a scappare. Hanno danneggiato la parte posteriore dell’automobile”.
LA DENUNCIA. Questa mattina poi, Anna Rita Melfitani ha presentato regolare denuncia presso il Comando dei Carabinieri che, al momento, ha avviato le indagini per individuare gli autori dell’aggressione. Poi, lo sfogo a mezzo social, incentrato sia sull’episodio che sul mancato intervento degli agenti: “Sono queste le tradizioni? Cosa ne pensano i vertici di polizia? E il prefetto? È così che vogliono sconfiggere la criminalità di Foggia?”
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