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Daspo di 5 anni per un pallone non restituito: "Comportamenti fuorvianti, importante l'educazione dei genitori"

Un paio di Daspo (e uno in fase di valutazione) sono stati comminati nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato di Foggia ad alcuni sostenitori rossoneri. 

IL PALLONE. A seguito dell’incontro “Calcio Foggia 1920 - Juventus Next Gen”, la Polizia ha avviato un’attività d’indagine volta all’identificazione di una persona che minacciava e aggrediva due collaboratori della società di stewarding. In particolare - ricostruiscono dalla questura -, durante la gara, un pallone da gioco finiva sugli spalti e veniva indebitamente raccolto e trattenuto da un bambino. Il padre, piuttosto che invitare il figlio a restituire quanto dovuto, lo difendeva e al fine di assicurarsene il possesso, inveiva e colpiva gli steward facendoli desistere dalla loro legittima azione. Il soggetto, compiutamente identificato dal personale DIGOS della locale Questura, veniva deferito all’Autorità Giudiziaria e nei confronti dello stesso il Questore di Foggia emetteva il provvedimento di DASPO per la durata di anni 5, con conseguente obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per altrettanti anni 5.

IL PRECEDENTE.  Inoltre, in costanza dell’incontro “Calcio Foggia 1920 - F.C. Taranto 1927” un altro tifoso foggiano, già destinatario del provvedimento di DASPO della durata di anni 2, veniva riconosciuto dai poliziotti presso l’impianto sportivo Pino Zaccheria. Pertanto, veniva deferito all’A.G. e nei suoi confronti veniva emesso l’aggravamento del provvedimento con cui il Questore di Foggia aumentava ad anni 3 il divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, con contestuale obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

I PETARDI. Infine, l’emissione di un terzo provvedimento di DASPO è in fase di valutazione nei confronti di un giovanissimo tifoso che, in occasione dell’incontro “Calcio Foggia 1920 - S.S. Giugliano Calcio 1928”, accendeva e lanciava 3 petardi dal forte potenziale deflagrante.

GLI STUDENTI. “Al fine di formare cittadini, rispettosi dei principi di legalità che sono alla base di una società civile - commenta il questore di Foggia -, sarebbe auspicabile che i giovani non avessero ad esempio comportamenti fuorvianti e del tutto in contrasto con tali valori, al fine di evitare che possano intraprendere, anche inconsapevolmente, percorsi fondati sull’illegalità. Per il conseguimento di tale obiettivo, è importante in primis l’educazione dei genitori nel contesto familiare, che prosegue nelle scuole grazie all’importante supporto delle Istituzioni scolastiche con le quali la Polizia di Stato intraprende costantemente iniziative ed incontri con gli studenti per trasmettere loro i fondamentali principi di legalità”.

di Redazione 


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