“Il Castello di Deliceto e i suoi possessori nello scenario di Capitanata”, la presentazione del libro di Mattia Iossa
Domenica 13 agosto nella sala del camino del castello di Deliceto, alle 18, ci sarà la presentazione dell’ultimo libro di Mattia Iossa, dal titolo “Il Castello di Deliceto e i suoi possessori nello scenario di Capitanata”.
LA STORIA. La monografia ripercorre da un lato l’evoluzione architettonica del maniero, dalla fondazione della prima torre normanna all’attuale assetto, e dall’altro la storia di tutti i signori che si sono succeduti, dalla metà dell’anno 1000 fino alla fine della feudalità nel 1790. L’ultima parte è dedicata alle traversie del castello fino ai giorni nostri tra passaggi di mano, destinazioni disparate e continue manutenzioni. Il lavoro è frutto di una ricerca più che ventennale e si fonda unicamente su testimonianze dirette e indirette ma tutte validate, così che mantenga una valenza storica e storiografica. Il testo va a colmare una lacuna nella storiografia del paese e costituisce uno strumento di studio futuro.
LA PRESENTAZIONE. Il saggio è stato patrocinato dal Comune di Deliceto ed edito da Claudio Grenzi editore. L’evento prevede la partecipazione di due docenti del Politecnico di Bari, i professori Antonio Riondino e Paolo Perfido, che interverranno sul sistema castellare in genere e sul rapporto tra Castello e borgo antico, nonché dell’editore, del prof. Lorenzo Scillitani dell’Università di Campobasso e dell’autore. La presentazione sarà moderata dal giornalista Saverio Serlenga, prevede i saluti del Sindaco e dell’Assessore alla Cultura, che hanno voluto la realizzazione del lavoro, e alcuni brevi reading di brani del libro, a cura di Gaetano Doto e Viviana Doto. Nel corso dell’evento saranno anche indicate le modalità di distribuzione e acquisto del libro.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.