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Deliceto, la compagnia teatrale Tanino ha portato in scena “Fratello Gerardo”

Dopo quasi quarant’anni dalla prima messa in scena, torna l’opera teatrale “Fratello Gerardo” in quel di Deliceto.

IL LAVORO TEATRALE. Scritta da Mattia Iossa e rappresentata per la prima volta nel 1984, la pièce racconta le gesta del santo Gerardo Maiella prima a Muro Lucano (PZ), suo paese di nascita, e poi a Deliceto, ove trascorse cinque anni di vita religiosa, prima di essere trasferito a Materdomini (allora Caposele), ove tuttora è conservato il corpo.
Dopo il 1984, il lavoro fu portato in scena nel 2003-2004, con molte date tra Puglia e Basilicata. Riproposto con tre date iniziali, il 13, 14 e 15 ottobre, a ridosso della ricorrenza proprio di S. Gerardo, a Deliceto, nella sala Europa, dalla compagnia teatrale Tanino, ha ottenuto il sold out ed un ottimo riscontro di pubblico, e sono già in programmazione altre date a novembre e dicembre. Ben 15 personaggi, oltre le maestranze tecniche (costumi, trucco), squadra scenotecnica, ne fanno un lavoro di squadra e in controtendenza rispetto alle produzioni teatrali attuali.

LA STORIA. Il religioso redentorista viene tratteggiato – attraverso un’attenta raccolta storica di documenti e testimonianze – nella sua vivacità ed autenticità, evolvendo dal periodo della sua permanenza nella casa natia, con l’ansia di entrare nella congregazione, passando per il periodo del postulantato e noviziato, in cui ha fato disperare i suoi rettori, fino alla pienezza della sua vita religiosa, in cui cominciava a diffondersi la sua fama nei dintorni. Tra marachelle, prodigi, penitenze, ingenuità e profondità, il fratello laico assurto agli onori degli altari porta con sé la storia del territorio, prima lucano, poi dauno, e della sua congregazione.

LA VENERAZIONE. Un santo molto venerato in tutto il meridione, che viene narrato non nella sua ieraticità, quanto nella quotidianità, nelle sue relazioni sociali, inquadrato nella storia del suo tempo, il ‘700, che vide, sotto la guida di S. Alfonso M. De’ Liguori, anche il fiorire della congregazione Redentorista, oggi diffusa nel mondo.
Il lavoro vuole rendere anche testimonianza dell’importanza che il santuario di S. Maria della Consolazione di Deliceto ebbe nella storia del santo, luogo spesso dimenticato nelle agiografie ufficiali a favore di Materdomini (AV). Vengono, infatti, citati i luoghi della vita del santo, ancora oggi visitabili, e viene sottolineata l’importanza del convento delicetano per la formazione religiosa ed umana di S. Gerardo.

LA PROMOZIONE DEL TERRITORIO. Ci dice Gaetano Doto, direttore artistico della compagnia: “L’idea di riportare in scena Fratello Gerardo nasce innanzitutto dalla devozione verso il santo, ma dopo l’esperienza fatta in passato con questo spettacolo riteniamo che possa essere uno strumento per far conoscere in modo diverso e diretto la vita di San Gerardo. Potrebbe essere un altro modo originale anche per promuovere il nostro territorio ed in particolar modo la Consolazione di Deliceto che merita di esser conosciuta, se consideriamo che è stato un luogo di santi ed è il luogo ove san Gerardo ha vissuto cinque anni d vita religiosa. Abbiamo da subito avuto un appoggio dell’Amministrazione comunale ed anche della Provincia di Foggia, che ha voluto aderire dandoci il patrocinio morale, ma soprattutto sono onorato di avere il patrocinio della congregazione del ss. Redentore che, dopo aver letto il testo, ha voluto darci il supporto morale e ci metterà in contatto con paesi gerardini e case redentoriste per portare fuori il nostro spettacolo. Infatti, il nostro obiettivo sarà quello di creare un tour durante l’anno corrente ed il prossimo anno, per far conoscere il più possibile la vita di san Gerardo Maiella, che merita di essere conosciuta”. (foto Antonio Di Carlo)

di Redazione 


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