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Delio Rossi punta il Giugliano: "Dobbiamo essere più padroni del campo. Canonico? L'ho sentito ma non sono uno che perde tempo al telefono"

Il momento è arrivato. Domani, sabato 8 aprile, Delio Rossi si risiederà sulla panchina del Foggia allo Zaccheria dopo 30 anni e non nasconde l’emozione. Il periodo che attraversa il Foggia – obbligato a vincere domani con il Giugliano per non perdere altro terreno dal Pescara e restare ancorato quantomeno al quarto posto – lo induce però a pensare solo al campo, in una gara che non si annuncia facile.

IL GRUPPO. Rossi parla in conferenza pre - partita dopo la “fotografia” scattata in quel di Messina, e si sofferma anche sul gruppo: “Non sarà facile per me ma mi conosco, non è una partita come le altre. Ho avuto una grande predisposizione da parte del gruppo, hanno voglia di lavorare e questo è gratificante - afferma il tecnico rossonero -. Il problema in questo momento è dare ai giocatori qualche certezza tattica in più, perché dal punto di vista fisico non posso migliorare la condizione ora. Mi aspettavo un pizzico di serenità in più ma ci sono gruppi che se li sproni di più poi danno altri risultati. Ho parlato con tutti, sono uno che non da’ per scontato nulla e preferisco toccare con le mie mani. Canonico? Io sono a capo dell’area tecnica e sono anche un dipendente della società: gli ho chiesto di lasciarmi lavorare e poi lui farà le sue valutazioni. L’ho sentito un paio di volte, non sono uno che perde tempo in telefonate ma lui sa che io ci sono. Io tutto questo caos, onestamente, non l’ho visto. Se mi fossi accorto che c’era qualcuno che interferiva col mio lavoro sarei intervenuto”.

IL GIOCO. Riguardo all’intensità di gioco, il tecnico sottolinea che “in tutti i viaggi devi fare un passo alla volta. A Messina abbiamo fatto un passo ora ne dobbiamo fare un altro. Avevo bisogno di conoscere il gruppo e mi auguro domani di avere una fotografia ancora migliore. Non possiamo giocare solo a schermo con gli avversari ma dobbiamo anche migliorare il nostro sistema. Dobbiamo cercare di essere più padroni del campo”.

L’AVVERSARIO. Contro il Foggia ci sarà un Giugliano che segna tanto, anche negli ultimi minuti se serve, come accadde già all’andata quando i rossoneri persero nel finale. A ciò si aggiungono alcuni problemi di formazione come l'assenza di Di Noia (sconta il secondo turno di squalifica) e Vacca fuori. “Dobbiamo andare in campo convinti di noi stessi”, assicura, prima di rispondere a un'ultima tentazione: Io come Ferguson, come manager del Foggia in futuro? Non scherziamo. Li c’è una mentalità diversa...”.

di Saracino Nicola


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