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Delio Rossi: “Voglio una squadra che renda orgogliosi i tifosi. Lavoriamo per uscire dall’inferno della C”

Trent’anni dopo essere stato in un posto non possono passare inosservati. Soprattutto se questo “posto” si chiama Foggia. L’emozione del grande ritorno in rossonero ha la voce e il volto di Delio Rossi che torna sulla panchina del Foggia dopo la poco felice parentesi di Somma.

IL DIRETTORE. Soddisfatto, dopo le critiche alla società dell’ultima settimana, il direttore sportivo Sapio: “Il mister non ha bisogno di presentazioni, a Foggia è molto legato e ha sempre detto di essere un suo tifoso. Sono orgoglioso di aver contribuito a riportare qui Rossi, che era la migliore scelta possibile. Il segnale è che bisogna guardare avanti e non perdere mai di vista le ambizioni. La società ha sempre rispettato gli impegni non facendo mancare nulla, il presidente è rimasto deluso dagli ultimi risultati e dalla contestazione. È contento di Delio Rossi ed è convinto che può darci una mano”.

IL MISTER. Poi tocca al tecnico: “Questa è stata una settimana particolare, fino a due giorni fa pensavo di andare al mare poi è arrivata la chiamata del Foggia a cui ho risposto presente. Non ho fatto trattativa, ho chiesto cosa potessero darmi. Ho solo aggiunto il vitto e alloggio. Io la vedo come la chiusura di un cerchio, sono arrivato qui che ero ragazzino. Foggia a me ha dato tanto, mi sembrava giusto mettermi a disposizione. Mi da’ fastidio che siano associate Foggia e la sua tifoseria a cose poco edificanti. Io so chi siete e vorrei che questi ragazzi vedessero tutte le cose belle. Farò il possibile perché i tifosi abbiano una squadra da rivendicare. Daremo il massimo. Ho firmato per le prossime partite e per il prossimo anno. A Canonico ho detto che non posso fare miracoli ma che posso metterci anima e corpo. L’unica possibilità che ho è lavorare sul campo e voglio essere messo nelle condizioni di sbagliare con la mia testa. La carriera non conta, il calcio è adesso e so in che realtà sono venuto. Mi auguro solo che abbiate un po’ di pazienza e fiducia. Dirò sempre quello che penso e il mio unico pensiero sarà il Foggia. I ragazzi si sono allenati con il loro preparatore, solo stamattina ho avuto il primo contatto con loro. La gara di domenica a Messina servirà a me come fotografia per decidere come mettere le mani. La società mi ha dato carta bianca e questo mi ha fatto piacere”.

CUORE E TESTA. “Quando il Foggia perdeva mi vergognavo per i miei figli che andavano a scuola, la sentivo come mia - aggiunge il mister - questo fa capire com’è il mio rapporto con il Foggia”. Riguardo ai rapporti con la società e il futuro, Delio Rossi sottolinea che “la società mi ha detto di prendere visione del gruppo e di cercare di fare del mio meglio per il prossimo anno. Ho vista molta disponibilità da parte loro. Il presidente è molto rammaricato in questo momento ma è normale. Ho letto che vorrebbe dismettere e gli ho chiesto spiegazioni, ma tutti saremo giudicati dai risultati”. Sul gruppo, il mister spiega che “domani c’è un altro allenamento che osserverò. Parlerò con tutti individualmente anche per capire problematiche e questioni, ho la necessità di fare presto e bene. Mi sembra che abbiano voglia di lavorare ma poi si va in campo”. Per evitare che la squadra si inceppi di nuovo servirà coraggio: “Si può fare leva sulle sicurezze e quelle arrivano dagli allenamenti. Poi faremo bilanci. Il dissenso ci sta, ma la gente si porta dalla propria parte ottenendo risultati. L’importante è che a giudicare sia il campo”.

IL CAMPIONATO. Sulla categoria, il tecnico rossonero sottolinea che “sono abituato a lavorare per scale gerarchiche. Troverò Zeman ma non c’è solo lui, in serie C cambiano le caratteristiche dei giocatori ma si può fare buon calcio anche qui. Se stiamo qui dobbiamo ragionare da Serie C. Dobbiamo uscire da questo inferno ma ci sarà da sporcarsi le mani. Ragioneremo partita per partita”. Analizza il presente pensando al futuro Delio Rossi, che un po’ si emoziona quando pensa a quello che ha vissuto a Foggia. “Io sono venuto qui perché voglio dare una mano. Andremo ai playoff a vendere cara la pelle”. Tatticamente, il Foggia di Rossi come sarà? “Visto il poco tempo a disposizione, non posso stravolgere completamente qualcosa che è più nelle loro corde. Quindi da qui alla fine giocheremo con il 3-5-2. La condizione fisica al momento si può solo mantenere. Cercherò di dare più sicurezza e tranquillità ma ci vorrà tempo”. Infine due parole su Massimo Gori, di recente scomparso: “La vita è strana, è venuto a mancare nel momento in cui sono venuto qui a Foggia. Perdo un amico fraterno”.

.Nicola Saracino

di Redazione 


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