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Denuncia la sua usuraia, sei anni di reclusione e confisca degli immobili alla strozzina

La Fondazione Buon Samaritano accanto alle vittime

Sei anni di reclusione. Ma non solo. Perché a questa condanna bisogna aggiungere l’interdizione dai pubblici uffici in perpetuo, l’interdizione legale per il periodo della pena e la confisca di immobili. E’ quanto hanno inflitto i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Foggia alla signora G.B., colpevole di aver ridotto sul lastrico la sua vittima, finita nelle mani di una strozzina senza scrupoli.

 

LA DENUNCIA L’aspetto importante di questa vicenda, dunque, è la “dimostrazione che quando le vittime denunciano ed intervengono nel procedimento penale, – dice Giuseppe Cavaliere, presidente della Fondazione Buon Samaritano di Foggia si ottengono risultati eccellenti in termini di risposta da parte della giustizia, perché la parte civile rappresenta il miglior contributo allo svolgimento del processo”.

LA VICENDA La vicenda ha inizio nei primi anni duemila con il prestito di somme modeste e si protrae fino a quando G.B. costringe la persona offesa a cedergli la piena proprietà di 2 appartamenti in Foggia e la nuda proprietà di un terzo appartamento in cui abitavano i genitori della vittima. “Le cessioni degli immobili avvenivano senza alcuna corresponsione di denaro da parte di G.B. ma a titolo di risarcimento degli elevati interessi usurari pretesi. Le indagini, condotte dall’allora sostituto procuratore Ludovico Vaccaro, hanno portato alla luce uno scenario a dir poco inquietante, - ha evidenziato Cavaliere - in cui la posizione dominante dell’usuraio abusava dello stato di bisogno e della debolezza della vittima, perpetrando così un gravissimo reato anche contro la dignità dell’uomo”.

LA FONDAZIONE BUON SAMARITANO Al termine del processo, quindi, i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Foggia hanno condannato l’usuraia a sei anni di reclusione, all’interdizione dai pubblici uffici in perpetuo, all’interdizione legale per il periodo della pena e alla confisca di immobili. Due gli elementi fondamentali per giungere a questo tipo di risultato e per dare un altro duro colpo al mondo degli strozzini: la denuncia da parte della vittima e la costituzione della Fondazione Buon Samaritano come parte civile nel processo. “Anche in questa circostanza – ha ricordato Cavaliere - la Fondazione Buon Samaritano, rappresentata dall’avvocato Enrico Rando, ha inteso costituirsi parte civile nel procedimento penale, schierandosi accanto alla vittima per farle sentire la vicinanza delle istituzioni e della parte buona della città, di quella parte cioè che ha deciso di non arretrare davanti al fenomeno criminale”.

 

Usura, 200 famiglie hanno chiesto aiuto alla Fondazione Buon Samaritano

LA PIAGA DELL’USURA Per capire quanto sia presente la piaga dell’usura in provincia di Foggia, basta sfogliare i risultati conseguiti dalla Fondazione nell'anno 2013 nell'azione di contrasto al fenomeno usuraio. "Nell'anno 2013 le famiglie che si sono rivolte alla Fondazione in cerca di aiuto sono state 200; nello stesso anno sono stati concessi prestiti per un importo complessivo di oltre 1.500mila euro. I dati complessivi dal 1997, anno in cui è avvenuto il riconoscimento giuridico della Fondazione, - è scritto nella relazione sempre a firma di Giuseppe Cavaliere - denotato un alto livello di operatività: 3.260ascolti eseguiti; 8milioni di euro di prestiti concessi; 245mila euro di beneficenze erogate per assolvere alla richieste delle famiglie in grave stato di necessità".

PARTE CIVILE NEI PROCESSI PENALI Crisi economica, gioco d'azzardo, stili di vita superiori alle reali capacità economiche. Questi alcuni dei motivi che spingono sempre più persone nelle mani degli strozzini. E se la Fondazione sostiene economicamente chi vuole evitare la cappa dell'usura, è anche vero che da sempre invita le vittime a "denunciare gli usurai. perché solo con la denuncia e la capacità di fare rete con le forze dell'ordine è possibile fare giustizia". Di qui, l'importante scelta da parte della Fondazione Buon Samaritano di costituirsi parte civile nei procedimenti penali per usura. "Al momento – è riportato nella relazione abbiamo favorito la celebrazione di una ventina di processi, di cui una dozzina si sono già conclusi in primo grado e tutti con la condanna degli imputati alle pene di giustizia".

di Redazione 


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