Detenuti ricoverati in ospedale, il Sappe denuncia: “Poca sicurezza, distrutti i muri divisori”
La critica del sindacato di categoria
Hanno scritto alle istituzioni, dal prefetto all’Asl, passando per la segreteria generale del SAPPE, il maggior sindacato di categoria (polizia penitenziaria). L’allarme arriva dall’ospedale di Foggia, dove – secondo la denuncia del Sappe – “sarebbero avvenuto gravi fatti nel reparto in cui vengono custoditi i detenuti ricoverati”.
TRE EPISODI. Negli ultimi 15 giorni – spiega il segretario nazionale Federico Pilagatti - sarebbero accaduti almeno tre episodi in cui detenuti affetti da problemi psichiatrici, avrebbero devastato le stanze di degenza arrivando a distruggere completamente i muri divisori costruiti con il cartongesso.
DEMOLITO IL MURO. Ci viene riferito – racconta Pilagatti - che in un primo episodio un detenuto avrebbe completamente distrutto il muro che divide la stanza n.1 dal bagno, mentre un altro detenuto avrebbe demolito un muro (sempre in cartongesso) della stanza n.3. L’ultimo episodio – secondo le ricostruzioni del sindacato - sarebbe avvenuto l’altra sera: un detenuto avrebbe utilizzato la rete del letto come ariete contro il muro e contro il cancello.
LE PROPOSTE. “Al fine di evitare il succedersi di tali episodi – si legge nella lettera del Sappe - , si chiede agli Enti, ognuno per la propria parte di competenza, di porre in essere tutte le misure ritenute necessarie per migliorare la sicurezza del reparto ponendo in essere alcuni accorgimenti, al fine di evitare il ripetersi di tali pericolosi avvenimenti. “In primo luogo – evidenzia il sindacato - sarebbe necessario ripristinare i divisori con muri in cemento oppure in mattoni; poi bisognerebbe ancorare i letti al pavimento al fine di evitare che vengano utilizzati come ariete per sfondare i muri, come pure tutti i servizi igienici dovrebbero essere situati in maniera tale da non essere divelti con facilità. Infine bisognerebbe sistemare le telecamere di controllo delle stanze in maniera più inaccessibile per i detenuti, considerato che allo stato attuale sono facile preda degli stessi”.
LA VIGILANZA. “Alla Direzione di Foggia – conclude Pilagatti - poi si chiede di impiegare un adeguato numero di addetti alla vigilanza dei detenuti, poiché si rileva sempre un deficit di sicurezza a causa delle scarse unità di poliziotti utilizzati e distribuiti nei vari turni, soprattutto quando sono ricoverati detenuti affetti da gravi problemi psichiatrici, oppure pericolosi appartenenti alla criminalità organizzata. Ciò al fine di evitare eventi clamorosi e drammatici quali evasioni o altro, che metterebbero a serio repentaglio la vita dei poliziotti penitenziari in servizio, nonché quella del personale e degenti dell’ospedale”.
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