La relazione della DIA: “La mafia foggiana ha saputo infiltrarsi nell'economia legale”
La Direzione Investigativa Antimafia ha diffuso la relazione sulle attività del primo e del secondo semestre del 2024. Come sempre una parte del documento è dedicata all'analisi della situazione della mafia nelle singole regione e province. Di seguito la relazione sulla Capitanata e la Città di Foggia.
LA PROVINCIA. La criminalità organizzata foggiana (le mafie foggiane o c.d. quarta mafia) annovera una pluralità di identità mafiose distinte: la società foggiana, la mafia garganica, la mafia sanseverese e la mafia cerignolana. A queste si aggiungono altri gruppi criminali per i quali non è stata giudizialmente acclarata la connotazione mafiosa, benché siano sotto costante attenzione info-investigativa per la loro pericolosità, lo spessore criminale e la stretta vicinanza con i clan mafiosi.
LE 4 AREE. Tali consorterie operano sull’intero territorio provinciale secondo una dislocazione che idealmente suddivide la provincia in 4 quadranti geografici: Foggia, Macro-area del Gargano, Alto Tavoliere e Basso Tavoliere. La società foggiana è radicata nella città di Foggia e le sue dinamiche evolutive interne sono contraddistinte da una ciclica conflittualità, contrasti di tipo scissionistico e un frequente ricorso alla violenza e ad azioni spregiudicate. Essa è strutturata su un modello di tipo federativo ed è articolata convenzionalmente in tre batterie, quella dei Sinesi-Francavilla, quella dei Trisciuoglio-Tolonese e quella dei Moretti-Pellegrino-Lanza. L’analisi dei provvedimenti interdittivi antimafia del periodo in esame attesta la capacità di infiltrare l’economia legale della batteria Moretti-Pellegrino-Lanza nel settore della costruzione e manutenzione strade e manutenzione della segnaletica stradale nonché in quello sanitario ed assistenziale (2 interdittive). Anche la batteria Sinesi-Francavilla ha saputo infiltrarsi nel settore dei centri assistenziali sanitari e sociali, in quello dell’edilizia e in quello dell’agricoltura.
SINESI. Nella città di Foggia opera la c.d. società foggiana, composta storicamente dalle tre batterie: i Sinesi-Francavilla, i Trisciuoglio-Tolonese e i Moretti-Pellegrino-Lanza. La batteria Sinesi-Francavilla è attiva prevalentemente nel capoluogo, nel settore delle estorsioni e nel traffico di sostanze stupefacenti, ma anche in quelli dell’usura e del riciclaggio, nonchè negli ambiti del gioco illegale e in quello dei servizi abusivi di vigilanza e guardiania. Tradizionalmente rivale delle altre due batterie ( Moretti-Pellegrino-Lanza e Trisciuoglio-Tolonese), contro le quali è ripetutamente entrata in scontro armato dando vita a diverse guerre di mafia, opera anche in provincia attraverso proprie cellule lì stanziate ovvero grazie a stabili alleanze con gruppi criminali locali e vanta contatti anche con organizzazioni extraregionali (siciliane e calabresi). È alleata con il potente clan Li Bergolis (mafia garganica) e opera congiuntamente con la mafia sanseverese nel settore del traffico di armi e di stupefacenti. Presenta, inoltre, una proiezione extraregionale in Emilia Romagna.
TRISCIUOGLIO. La batteria Trisciuoglio-Tolonese opera prevalentemente nel capoluogo ed è attiva soprattutto nei settori del traffico di stupefacenti, delle estorsioni e del riciclaggio di denaro in attività commerciali (commercio di autovetture, edilizia e onoranze funebri).
MORETTI. La batteria Moretti-Pellegrino-Lanza è quella maggiormente articolata sotto il profilo territoriale, grazie ad alleanze che ne hanno rafforzato la presenza in provincia e nei territori limitrofi, proiettandosi anche fuori Regione (Abruzzo e Molise).
I RAPPORTI CON GLI ALTRI CLAN. La forte influenza mafiosa su tutto il territorio provinciale è garantita dall’appoggio della mafia sanseverese (clan Testa-La Piccirella); dai collegamenti con consorterie mafiose dell’area garganica, operanti sia nella parte costiera (che comprende i comuni di Manfredonia, Macchia di Monte Sant’Angelo e Mattinata) che sulle aree interne del promontorio (San Marco in Lamis e Monte Sant’Angelo); dai legami con la criminalità organizzata mafiosa di Vieste (clan Raduano) e con il gruppo Gaeta di Orta Nova, quest’ultimo sotto costante attenzione info-investigativa. Tradizionalmente, la consorteria in argomento opera nel settore delle estorsioni, dell’usura, del traffico di stupefacenti e delle rapine
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.