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Ritardi nella distribuzione gratuita del farmaco salvavita Baqsimi, la protesta della Feder Diabetici

Profonde preoccupazioni riguardo alle significative problematiche emerse nell'attuazione della delibera della Giunta Regionale del 30 aprile, relativa alle Leggi Regionali n. 32/2023 e n. 37/2023 Art. 40.  A palesarle è la Feder Diabetici Puglia, che pone l'ìattenzione su una problematica molto importante e che riguarda i ritardi nell'organizzazione da parte di alcune asl territoriali della Puglia per consentire la gratuità del farmaco salvavita Baqsimi per i diabetici di tipo 1.

IL CASO. "Nonostante l'approvazione della delibera, a cui molti di noi hanno applaudito ritenendo di vivere in una regione virtuosa, ad oggi - spiega Monica Priore, presidente della Feder Diabetici Puglia APS - si riscontra una persistente confusione nelle ASL regionali, che compromette il diritto alla salute delle persone con diabete tipo 1, residenti in Puglia. Infatti - lamenta - ci stanno pervenendo numerose segnalazioni di pazienti residenti nelle province di Foggia, Lecce e Taranto, che non riescono ad ottenere gratuitamente il farmaco salvavita Baqsimi, in quanto parrebbe, da quanto dichiarato dalle Aziende Sanitarie, che la Regione non abbia emesso indicazioni chiare sulla modalità da seguire per erogare il farmaco gratuitamente agli aventi diritto. Questa mancanza organizzativa non solo complica l’accesso al farmaco salvavita per i pazienti, ma evidenzia una mancanza di coordinamento fra la Regione e le nostre ASL, che non consente all’utenza finale di ottenere le prestazioni sanitarie in maniera uniforme sul territorio regionale".

IL FARMACO. La situazione è particolarmente critica poiché, da gennaio 2024, solo alcune ASL stanno provvedendo all'erogazione diretta del farmaco tramite le farmacie ospedaliere, mentre le altre non si sono attivate né per l’erogazione diretta, né per la rimborsabilità in caso di acquisto effettuato direttamente dal paziente o dalla sua famiglia. "Oggettivamente il metodo più economico per le ASL e, di conseguenza, per la Regione, resta quello dell’acquisto diretto da parte dell’Azienda Sanitaria – precisa Priore – in quanto attualmente, il farmaco Baqsimi ha un prezzo di listino di €84,17 che è l’importo che dovrebbe essere rimborsato al paziente in caso di acquisto individuale; mentre con l'acquisto centralizzato da parte delle ASL, così come accade in altre regioni italiane (vedi Emilia Romagna e Toscana) il costo verrebbe ridotto notevolmente".

LE SOMME. "I vantaggi di un'acquisizione centralizzata e distribuzione diretta sono evidenti – dice Priore – per almeno tre motivi: Risparmio Economico, con riduzione significativa dei costi per le ASL e la Regione; Fruizione Agevole e Controllata con maggiore accessibilità e controllo nella distribuzione del farmaco; Accesso Equo e Tempestivo con garanzia di un accesso rapido e uniforme per tutti i cittadini che necessitano del farmaco. Analizzando il problema, si reputa impensabile che i cittadini debbano anticipare somme così elevate senza certezza alcuna sul rimborso. E’ una situazione che penalizza ulteriormente le famiglie – afferma Priore – specialmente quelle con bambini affetti da diabete, senza tener conto delle famiglie e/o pazienti che versano in situazioni economiche disagiate, che non hanno la possibilità di anticipare quel costo".

I FONDI. La Feder Diabetici Puglia APS ha chiesto un intervento urgente per chiarire e uniformare le procedure nelle ASL, garantendo l'attuazione delle leggi regionali e un uso sensato delle risorse pubbliche, tutelando così il diritto alla salute delle persone con diabete presenti in Puglia. "Perché non basta mettere in bilancio i fondi se poi non si dà seguito alle procedure puntuali di utilizzo degli stessi".

di Redazione 


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