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La differenziata è un gioco da ragazzi: Foggia aderisce al progetto RAEE@scuola

Landella: "Rifiuti a terra sono problema culturale"

Anche il Comune di Foggia ha aderito, insieme ad altre 50 città italiane, alla terza edizione di RAEE@scuola, un progetto nazionale di comunicazione ed educazione ambientale per insegnare agli studenti delle scuole primarie come gestire e smaltire correttamente i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.

IL PROGETTO. RAEE@scuola è il progetto dedicato ai bambini delle classi quarte e quinte elementari che svolgeranno attività di raccolta delle piccole apparecchiature elettriche ed elettroniche (PAED) nelle scuole, realizzata con il supporto operativo AMIU Puglia Spa. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) e dal Centro di Coordinamento Raee (CdC RAEE), avrà una durata di tre settimane. I bambini hanno a disposizione un contaraee, in cui porteranno il conteggio dei rifiuti, presenti nelle proprie abitazioni, da smaltire.

IL CONCORSO FOTOGRAFICO. I bambini potranno partecipare al concorso fotografico realizzando alcune foto divertenti, con un rifiuto RAEE e i propri genitori, caricandole sul sito www.raeescuola.it. Una speciale giuria valuterà le foto inviate, premiando un alunno per ogni comune, in base alla capacità di interpretare, con gusto creativo e ironico, il tema dei RAEE. La campagna ha scelto come testimonial Baz, comico della trasmissione Colorado, proprio perché è molto conosciuto e amato dai bambini.

COSA SONO I RAEE. Si chiamano RAEE i rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, cioè da tutti quegli strumenti che hanno bisogno di energia elettrica per funzionare. Se in casa il televisore si guasta, la lavatrice non funziona più, il cellulare cade e si rompe, una lampadina a risparmio energetico si esaurisce, questi oggetti vanno separati dagli altri rifiuti e portati all’isola ecologica comunale più vicina oppure al supermercato o al negoziante di fiducia.

LA DIVISIONE DEI RAEE. I RAEE si dividono in 5 gruppi: freddo e clima (frigoriferi, congelatori, condizionatori); grandi bianchi (lavatrici, lavastoviglie, cappe, forni); tv e monitor (televisori e schermi a tubo catodico, LCD o plasma); piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo e pannelli fotovoltaici (telefonini, computer, stampanti, giochi elettronici, apparecchi di illuminazione, ventilatori, asciugacapelli); sorgenti luminose (lampadine a basso consumo, lampade a neon, lampade fluorescenti).  

FORMAZIONE CULTURALE. “È importante iniziare ad educare i bambini alla raccolta differenziata – ha dichiarato Franco Landella, sindaco di Foggia – perché saranno loro a proiettarla nel futuro. Ci sono persone che continuano a gettare a terra rifiuti, come carte e mozziconi di sigarette, ma questo non è un problema di classi sociali ma bensì di formazione culturale. Educare i bambini a smaltire correttamente i rifiuti servirà anche ad educare i loro genitori”. Le scuole che hanno aderito nella città di Foggia sono, Alfieri-Garibaldi, Foscolo-Gabelli, Marcelline, Parisi-De Santis, San Ciro, Pascoli-Santa Chiara, San Pio X, Leopardi e Manzoni-Montessori.

ALCUNI DATI SUI RAEE IN ITALIA. Secondo alcuni dati, un italiano produce ogni anno in media 14,7 kg di RAEE, di questi solo poco più di 4 kg pro-capite viene correttamente raccolto e avviato al recupero. È necessario aumentare la raccolta e il riciclo dei RAEE, soprattutto a fronte dei nuovi obiettivi che la comunità Europea impone agli stati membri. La nuova direttiva RAEE 2012/19/EU, recepita dal nostro Paese attraverso l’approvazione del decreto legislativo n. 49 del 14 marzo 2014, prevede la modifica dei quantitativi minimi di RAEE da raccogliere e cambia i parametri per il calcolo dei tassi di raccolta. Infatti, la soglia minima da rispettare non si baserà più sui chilogrammi di RAEE raccolti per ogni abitante, ma sul rapporto tra i quantitativi raccolti e la media delle nuove apparecchiature immesse sul mercato nei tre anni precedenti.

I RAEE DA RACCOGLIERE. Dal primo gennaio 2016 si dovranno raccogliere almeno 45 tonnellate di RAEE per ogni 100 tonnellate di nuovi apparecchi immessi sul mercato, una quantità che nel 2019 diventerà di 65 tonnellate. Attualmente si raccoglie solo una quantità di RAEE pari al 30% dell’immesso sul mercato. L’Italia entro il 2016 dovrà passare ad 8 kg per abitante, mentre, nel 2019 si dovrà arrivare a 12 kg per abitante.

I RAEE SONO DANNOSI PER IL PIANETA. Gettare i RAEE nel cassonetto della raccolta indifferenziata non solo è uno spreco perché si rinuncia al recupero di materie prime importanti (come ferro, alluminio, rame, plastica) e metalli preziosi (come oro, argento e rame) che sono riutilizzabili nei cicli produttivi, ma è anche un costo per il comune e per la società di gestione del ciclo dei rifiuti urbani. Inoltre, si provoca un inquinamento del pianeta perché questi prodotti sono composti anche da sostanze inquinanti (come i clorofluorocarburi) e tossine (come il mercurio) altamente nocive per l’uomo e per l’ambiente.

di Tiziana Cuttano


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