Diplomi falsi da OSS: condannato in primo grado l'ex sindaco di San Nicandro e deputato, Marinacci
Il Tribunale Collegiale di Foggia ha emesso la sentenza di primo grado nei confronti del principale indagato, l'ex sindaco di San Nicandro Garganico e deputato di Forza Italia, Nicandro Marinacci, ritenuto l’ideatore dell’organizzazione preposta al rilascio di documenti e attestati presumibilmente falsi, come emerso nel corso di un’indagine conclusa nel gennaio 2023 dalla Guardia di Finanza di Foggia.
Il giudice lo ha condannato a 7 anni e 7 mesi di reclusione per i reati di associazione per delinquere, truffa, falsità materiale e ideologica in atti pubblici, falsità materiale commessa in certificati o autorizzazioni amministrative, contraffazione e utilizzo di sigilli pubblici contraffatti, e induzione in errore di pubblici ufficiali, dichiarando l’interessato interdetto in perpetuo dai pubblici uffici, in stato di interdizione durante la pena e incapace di contrattare con la Pubblica Amministrazione per anni cinque (Leggi: Fabbrica di diplomi falsi scoperta in provincia di Foggia: 3 arresti, perquisizioni in 6 province).
LE INDAGINI. Il provvedimento giunge al termine di un’articolata attività investigativa durata oltre un anno e coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia.
Nel dispositivo della sentenza viene dichiarato di non doversi procedere per altri capi d’imputazione per difetto di querela nei suoi confronti.
L’interessato, unitamente ad altri indagati, avrebbe prodotto e commercializzato diplomi e attestati falsi – principalmente per il titolo di Operatore Socio Sanitario (O.S.S. e O.S.S.S.) – che sarebbero stati utilizzati da centinaia di persone in tutta Italia per l’accesso illegittimo a concorsi pubblici, graduatorie ATA e assunzioni sanitarie. Le indagini avevano portato, nel complesso, a tre arresti, 36 perquisizioni e 33 indagati.
Secondo quanto emerso dagli approfondimenti investigativi, alcuni falsi titoli sarebbero stati venduti per cifre fino a 25.000 euro, coinvolgendo anche soggetti inconsapevoli, tratti in inganno dai sedicenti istituti di formazione, operativi in Capitanata e in altre province italiane.
LA TRASPARENZA. Per gli altri due soggetti sottoposti a misura cautelare personale nel corso dell’operazione e per gli altri imputati, si è ancora in attesa della pronuncia di primo grado.
L’attività investigativa, condotta dalla Tenenza della Guardia di Finanza di San Nicandro Garganico, con l’ausilio di altri Reparti del Corpo, ha visto interessate le province di Foggia, Napoli, Salerno, Avellino, Pescara e Barletta-Andria-Trani.
Il procedimento conferma il costante impegno della Guardia di Finanza a tutela della legalità, della trasparenza nei concorsi pubblici e della credibilità delle istituzioni formative.
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