Stampa questa pagina

Dire Straits, live a Manfredonia: oltre 2 ore di entusiasmo musicale

Pubblico in visibilio per le leggende del rock

 
Teatro comunale “Lucio Dalla” di Manfredonia colmo di pubblico, sabato sera, per la data zero del nuovo, particolare tour delle leggende del rock, i Dire Straits, riunitisi quest'anno in una formazione che a 4 membri originali del gruppo ha aggiunto tre nuovi elementi all'altezza della situazione per regalare emozioni live a distanza di tempo dalle loro ultime esibizioni sui palchi di tutto il mondo. Non c'era Mark Knopfler (non ci sarà per tutto il progetto la voce storica della band, al suo posto un buon Marco Caviglia), ma c'era, e si è sentito, con la sua voce calda d'esperienza, uno dei fondatori dei Dire Straits, il bassista John Illsley, insieme ad altri musicisti storici del gruppo, il sassofonista Mel Collins, il chitarrista Phil Palmer e il percussionista Danny Cummings. A completare la formazione il grande, potente batterista Steve Ferrone, che anni addietro aveva già accompagnato da turnista i Dire Straits nei loro concerti, infine il tastierista Primiano Di Biase. Non si sono certo contenuti i Dire Straits a Manfredonia, evidentemente entusiasti di un territorio in cui hanno trascorso ben 5 giorni prima del concerto. Un'esibizione live, la loro, fatta di generosità, entusiasmo e passione, per nulla messa rischio dall'ormai incalzante età: due ore dei più grandi successi (non potevano mancare "Romeo and Juliet" e "Tunnel of Love") hanno entusiasmato il pubblico, affascinato dall'eleganza rock dei Dire Straits, arricchita, di più, da lunghi assoli da capogiro e da arrangiamenti originalissimi come nella celeberrima "Sultan of Swing". Amore reciproco insomma è stato tra i Dire Straits e la Capitanata, se è vero che la band non è ancora ripartita e oggi trascorrerà la sua ultima serata in gita a Panni tra le bellezze e il buon cibo dei Monti Dauni.  
Teatro comunale “Lucio Dalla” di Manfredonia colmo di pubblico, sabato sera, per la data zero del nuovo, particolare tour delle leggende del rock, i Dire Straits, riunitisi quest'anno in una formazione che a 4 membri originali del gruppo ha aggiunto tre nuovi elementi all'altezza della situazione per regalare emozioni live a distanza di tempo dalle loro ultime esibizioni sui palchi di tutto il mondo. 
LA FORMAZIONE. Non c'era Mark Knopfler (non ci sarà per tutto il progetto la voce storica della band, al suo posto un buon Marco Caviglia), ma c'era, e si è sentito, con la sua voce calda d'esperienza, uno dei fondatori dei Dire Straits, il bassista John Illsley, insieme ad altri musicisti storici del gruppo, il sassofonista Mel Collins, il chitarrista Phil Palmer e il percussionista Danny Cummings. A completare la formazione il grande, potente batterista Steve Ferrone, che anni addietro aveva già accompagnato da turnista i Dire Straits nei loro concerti, infine il tastierista Primiano Di Biase.
"TUNNEL OF LOVE" IN CAPITANATA. Non si sono certo contenuti i Dire Straits a Manfredonia, evidentemente entusiasti di un territorio in cui hanno trascorso ben 5 giorni prima del concerto. Un'esibizione live, la loro, fatta di generosità, entusiasmo e passione, per nulla messa a rischio dall'ormai incalzante età: due ore dei più grandi successi (non potevano mancare "Romeo and Juliet", "Tunnel of Love", "Calling Elvis" e "Walk of Life") hanno entusiasmato il pubblico, affascinato dall'eleganza rock dei Dire Straits, arricchita, di più, da lunghi assoli da capogiro e da arrangiamenti originalissimi come nella celeberrima "Sultan of Swing". Amore reciproco insomma è stato tra i Dire Straits e la Capitanata, se è vero che la band non è ancora ripartita e oggi trascorrerà la sua ultima serata in gita a Panni tra le bellezze e il buon cibo dei Monti Dauni.  
 

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload