Distanziatori alle fermate, posti a sedere limitati, mascherine: la fase 2 dell'Ataf
Distanziatori alle fermate, posti a sedere limitati, mascherine, sanificazione costante dei mezzi, sicurezza per gli operatori di esercizio: poche semplici regole previste da ATAF SpA da lunedì 4 maggio, per l’ormai nota “fase 2” di gestione dell’emergenza Covid 19.
IL SERVIZIO. “ATAF si fa trovare pronta a questa nuova fase. - spiega il presidente Giandonato La Salandra – In breve tempo, abbiamo predisposto quanto previsto dagli ultimi provvedimenti del Governo nazionale per continuare a svolgere in sicurezza un servizio che non abbiamo mai interrotto”. L’azienda, infatti, ha predisposto tutte le misure atte a garantire la sicurezza anche in questo inizio ripresa: sui bus, alle fermate e presso la biglietteria sono stati realizzati degli spazi che garantiscano il rispetto delle distanze tra gli utenti.
LE TUTELE. A bordo degli autobus urbani, in particolare, sono contrassegnati in maniera chiara i posti non utilizzabili. La salita a bordo è consentita esclusivamente ai possessori del titolo di viaggio che indossano i dispositivi di sicurezza (mascherine). Anche gli autisti sono tutelati da misure di distanza: a loro non ci si può avvicinare.
A bordo si sale esclusivamente dalla porta centrale, che sarà aperta soltanto dopo che i passeggeri avranno completato la discesa dalla porta posteriore.
I DISTANZIATORI. Al terminal, ai capolinea e alle fermate sono presenti dei distanziatori a terra, così come presso la biglietteria, dove l'accesso è consentito ad un massimo di 5 utenti per volta, che potranno attendere il proprio turno all'interno rispettando gli indicatori di distanza, le entrate e le uscite dall'area.
Infine ATAF spiega: “Per garantire la sicurezza dei cittadini, che è la nostra priorità, l'accesso ai mezzi è garantito fino a 10 passeggeri e, qualora il bus fosse saturo oppure si presentassero assembramenti alle fermate, il mezzo è autorizzato a non fermarsi”.
Gli autobus sono quotidianamente soggetti a procedure di igienizzazione e sanificazione, secondo la normativa vigente.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.