Distributori automatici scambiati per sportelli bancomat. Con l’accusa di furto aggravato e continuato gli uomini del Commissariato di Manfredonia, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare, hanno arrestato Antonio Albrizio, 34enne del luogo, con numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio.
IL FATTO. A partire dal mese di marzo, nel comune di Manfredonia, si era registrato un incremento di furti in danno di esercizi commerciali nel centralissimo corso Manfredi. I furti avvenivano in orario notturno e avevano interessato una cartolibreria e diversi esercizi per la somministrazione automatica di bevande. Nel primo caso erano stati asportati degli oggetti dalla vetrina espositiva, mentre negli altri casi erano state forzate le macchinette distributrici di bevande e dall’interno delle stesse erano state asportate le cassettine portamonete.
LE INDAGINI. Al fine di individuare i responsabili, gli agenti hanno avviato le prime indagini partendo dalla visione delle immagini di alcuni impianti di video-sorveglianza presenti in zona nonché delle immagini delle telecamere per la sicurezza cittadina. Già da una prima analisi era apparso evidente come i furti erano stati perpetrati tutti dalla stessa persona che - per non farsi identificare - indossava il cappuccio di una felpa. Tuttavia, comparando i fotogrammi, si aveva modo di notare che l’autore dei furti utilizzava una borsa della spesa molto particolare per occultare la refurtiva. La stessa che ha permesso di identificare il 34enne all’ennesimo furto – questa volta a volto scoperto – ai danni di un automatic shop per fare l’ennesimo “prelievo”.
L’ARRESTO. Sulla scorta dell’attività investigativa il pm Stefania Faiella ha richiesto l’ordinanza di custodia cautelare al gip che ha condiviso in pieno l’impianto accusatorio emettendo il provvedimento restrittivo. Prima che il Giudice emettesse l’ordinanza di custodia cautelare, il 34enne si è reso responsabile di altri furti sempre in danno di distributori automatici installati sia nelle vie cittadine che nell’ospedale, diventando così un vero incubo per i gestori. Infatti oltre al danno economico subito per la sottrazione degli incassi, stimato intorno ai 2000 euro, i gestori hanno dovuto sostenere ingenti spese per la sostituzione e la riparazione dei distributori. “Ancora una volta le telecamere per la sicurezza cittadina – spiegano dal commissariato - hanno fornito un prezioso contributo alle indagini consentendo di identificare in poco tempo il ladro seriale”.