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Domenica aperti? ma anche no!

Raccolta di firme promossa da Confesercenti e Cei. A Foggia aderisce anche Confuturo.

Anche a Foggia è stata lanciata l'iniziativa “Libera la Domenica”, una raccolta di firme con la quale si chiede di far tornare alle Regioni la possibilità di decidere sulle aperture domenicali.
La campagna è promossa da Confesercenti e da Federstrade ed è sostenuta dalla Conferenza Episcopale Italiana, la raccolta di firme partirà ufficialmente il 25 novembre e avrà l'obiettivo di presentare al Parlamento una legge di iniziativa popolare, che non decade a fine legislatura ma viene automaticamente ripresentata nella nuova.
LE RICHIESTE DEI PROMOTORI. I promotori non chiedono di vietare le domeniche aperte ma puntano a regolarizzarle in base alle esigenze degli imprenditori, dei loro lavoratori e delle famiglie. L'intento è quello di tutelare i piccoli negozi, tra l'altro fortemente penalizzati dalla crisi, visto che a trarre vantaggio dalle aperture domenicali è stata quasi esclusivamente la grande distribuzione.
Tra l'altro in Europa ci sono precise limitazioni, in Germania le domeniche di apertura nell’anno sono 10, così come in Francia, mentre in Olanda e in Spagna si arriva ad un massimo di 12.
L’iniziativa è condivisa anche da alcune Regioni tra le quali come Veneto, Toscana, Piemonte ed Emilia Romagna.
A FOGGIA. Nei prossimi giorni saranno indicati i luoghi e le piazze di Foggia e provincia dove sarà possibile firmare. Tra i responsabili provinciali della campagna ci sono il Presidente di Confesercenti Carlo Simone e il Direttore Provinciale Franco Granata che dichiara:
"Non siamo contro le aperture domenicali: vogliamo solo che in Capitanata le scelte in materia tornino a essere di competenza della Regione. In Italia ci sono esigenze diverse, legate a culture e consuetudini di ogni territorio. E’ impossibile informare il tutto con un provvedimento unico. Vogliamo regolamentazioni specifiche, magari con calendari elaborati su specifiche esigenze”.
CONFUTURO. A Foggia ha aderito all'iniziativa anche Confuturo. In una nota si legge:
“Confuturo ha sposato in pieno la protesta del movimento DOMENICA NO GRAZIE, movimento nato da una iniziativa di alcuni dipendenti degli ipermercati stanchi delle aperture domenicali ormai liberalizzate, liberalizzazioni di cui nessuno ad oggi ha avuto un effettivo vantaggio economico, se non pochi marchi internazionali”.
La nota prosegue: “E’ da sciocchi pensare che l’apertura domenicale porti vantaggi all’economia, i dipendenti guadagnano mediamente solo circa 10€ in più per il turno, di contro le spese di gestione delle grandi strutture aumentano e di conseguenza tutta la spesa ( a nostro discapito), il tessuto sociale ed il territorio si impoveriscono sempre di più. Con questo non siamo ottusi, non crediamo che non dovrebbero esistere i centri commerciali, ma solo che vengano imposte delle regole a tutti, e che la concorrenza sia leale ed equa, e che la ricchezza venga condivisa tra tutti. Salvaguardiamo la domenica come giorno di festa, utilizziamola per andare in chiesa, allo stadio, per pranzare tutti insieme, dai nonni agli zii, per fare sport, bricolage o semplicemente per riposarsi e scambiare quattro chiacchiere con il nostro vicino di casa”.

LINK: Il sito ufficiale della Campagna  http://www.liberaladomenica.it

di Redazione 


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