Don Uva, lavoratori rinunciano a festività soppresse e fanno reintegrare due colleghe licenziate
Rientreranno lunedì primo febbraio le due lavoratrici licenziate dall’Ambrosia Technologies, la società che gestisce la cucina e i pasti ai pazienti ricoverati presso il Don Uva.
IL REINTEGRO. Ad annunciarlo è il sindacato Usppi, che rivendica con orgoglio la propria mediazione - attraverso i suoi segretari Massimiliano Di Fonso, Massimo Nicastro e il segretario aziendale Antonio Nardella -, indispensabile al reintegro delle due lavoratrici, “licenziate perché le Suore della congregazione sono state trasferite presso la sede di Bisceglie e quindi non più utili al servizio di ristoro per le stesse”.
LA SOLIDARIETÀ. L’accordo raggiunto grazie alla iniziativa dell’Usppi prevede un piccolo sacrificio per i dipendenti, che hanno firmato all’unanimità l’accordo per permettere alle due donne di tornare al lavoro. Infatti, con un grande gesto di solidarietà, i lavoratori hanno rinunciato alle festività soppresse e ai Rol (vale a dire circa otto ore in meno al mese). Una bella iniziativa che ha contribuito a salvare il posto a due lavoratrici - entrambe con un unico reddito e con tre e quattro figli a carico -, già da quindici anni con Ambrosia.
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