Il day after la festa della donna, a Manfredonia si vuole continuare a riflettere in modo serio e approfondito su alcuni preoccupanti aspetti della condizione femminile moderna, in particolare quella strumentalizzazione dell'immagine e del corpo della donna, oggi sempre più spesso al centro di un cieco/bieco sfruttamento ad opera della pubblicità e della cartellonistica commerciale.
Stasera, dunque, al Luc (Laboratorio urbano culturale) di Manfredonia, a partire dalle 19.30, si terrà l'incontro di presentazione del libro "Bellezza femminile e verità. Modelli e ruoli nella comunicazione sessista" delle autrici Serena Gibbini Ballista e Judith Tissi Pinnock. Quest'ultima sarà presente in sala per discutere con il pubblico e approfondire le tematiche più interessanti del libro.
A seguire, alle 22, ci sarà il concerto della cantautrice pugliese Carolina Da Siena.
L'evento è organizzato dalla cooperativa Laboratorio Zarchar in collaborazione con Pandemia Produzioni e con il patrocinio del Comune di Manfredonia.
"'Bellezza e verità'“ - hanno sottolineato Serena Gibbini Ballista e Judith Tissi - è un libro che consente in modo dettagliato di riconoscere quando una comunicazione commerciale dà un’immagine lesiva delle donne e degli uomini e della relazione che li lega. Lo scopo ultimo del libro è contrastare la violenza di genere, intesa anzitutto come discredito e delegittimazione che cancellano il diritto di vivere una piena cittadinanza femminile. Questo libro è pensato proprio per chiunque voglia imparare ad osservare criticamente la pubblicità per individuare i messaggi sessisti e dribblare i pericoli che ne derivano".
Ci sono molti tipi di violenza sulle donne: l'aggressione fisica non è certo l'unica anche se probabilmente le più eclatante.
"In particolare - hanno concluso le autrici - il saggio approfondisce il tema dell'emancipazione negativa, cioè dell'adesione della donna stessa ai comportamenti che ne ledono la dignità, tema questo che provoca grande confusione nelle giovani generazioni e rispetto al quale hanno bisogno di essere responsabilizzate.”
Il day after la festa della donna, a Manfredonia si vuole continuare a riflettere in modo serio e approfondito su alcuni preoccupanti aspetti della condizione femminile moderna, in particolare quella strumentalizzazione dell'immagine e del corpo della donna, oggi sempre più spesso al centro di un bieco sfruttamento ad opera della pubblicità e della cartellonistica commerciale.
"BELLEZZA FEMMINILE E COMUNICAZIONE SESSISTA". Stasera, dunque, al Luc (Laboratorio urbano culturale) di Manfredonia, a partire dalle 19.30, si terrà l'incontro di presentazione del libro "Bellezza femminile e verità. Modelli e ruoli nella comunicazione sessista" delle autrici Serena Gibbini Ballista e Judith Tissi Pinnock. Quest'ultima sarà presente in sala per discutere con il pubblico e approfondire le tematiche più interessanti del libro.
A seguire, alle 22, ci sarà il concerto della cantautrice pugliese Carolina Da Siena.
L'evento è organizzato dalla neonata (e già degna di nota) cooperativa a forti tinte rosa, Laboratorio Zarchar, in collaborazione con Pandemia Produzioni e con il patrocinio del Comune di Manfredonia.
UN LIBRO PER CONTRASTARE LA VIOLENZA DI GENERE. "'Bellezza e verità' - hanno sottolineato Serena Gibbini Ballista e Judith Tissi Pinnock - è un libro che consente in modo dettagliato di riconoscere quando una comunicazione commerciale dà un’immagine lesiva delle donne e degli uomini e della relazione che li lega. Lo scopo ultimo del libro è contrastare la violenza di genere, intesa anzitutto come discredito e delegittimazione che cancellano il diritto di vivere una piena cittadinanza femminile. Questo libro è pensato proprio per chiunque voglia imparare ad osservare criticamente la pubblicità per individuare i messaggi sessisti e dribblare i pericoli che ne derivano".
"In particolare - hanno concluso le autrici - il saggio approfondisce il tema dell'emancipazione negativa, cioè dell'adesione della donna stessa ai comportamenti che ne ledono la dignità, tema questo che provoca grande confusione nelle giovani generazioni e rispetto al quale hanno bisogno di essere responsabilizzate.”