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Dopo l’incendio dei mezzi della Forestale di Peschici, la LIPU chiede “nomine rapide ai vertici sul Gargano”

“Atti intimidatori” e “minacce al patrimonio ambientale”

“A due settimane dall’incendio che ha distrutto due mezzi di servizio in dotazione al Comando stazione dei Carabinieri Forestali del reparto Parco a Peschici, non si è a conoscenza di sviluppi delle indagini”. È la considerazione della LIPU che, a mezzo stampa, parla di probabili “atti intimidatori” e “permanenti minacce al patrimonio ambientale”, facendo riferimento ai tanti precedenti (tagli boschivi, bracconaggio, abusivismo, gestione illecita dei rifiuti e altro).

L’AUSPICIO DELLA LIPU. “Nel riservarsi la costituzione di parte civile in eventuali procedimenti a carico dei responsabili di questo deprecabile gesto – si legge ancora nel comunicato – la LIPU auspica una rapida definizione degli ufficiali al vertice dell’Arma dei Carabinieri Forestale che sovrintendono il Comando del reparto Parco (ex CFS - CTA con sede a Monte S. Angelo, specifico per la vigilanza dell’area protetta del Parco Nazionale del Gargano) e il Comando del reparto Biodiversità (ex CFS – reparto ex ASFD con sede in Foresta Umbra, specifico per la vigilanza delle Riserve Naturali dello Stato in Capitanata).

MANCANO I COMANDANTI. Il 15 novembre scorso, pertanto, andava in pensionamento il comandante Claudio Angeloro, a capo del reparto Biodiversità. Ancor prima, ormai da circa 4 mesi, il comandante Mario Palmieri non era più al vertice del reparto Parco. In entrambi i casi – va sottolineato – non sono stati nominati i nuovi ufficiali per questi incarichi apicali.

ASSICURARE IL PIENO ASSETTO. “Per quanto tali ruoli siano assicurati in via temporanea da facenti funzione – evidenzia Enzo Cripezzi della LIPU -, appare importante assicurare il pieno assetto di comando e di coordinamento, con incarichi ai vertici di questi due reparti”. Ne va del controllo del territorio, in un’ottica di repressione delle criminalità ambientali e soprattutto per la prevenzione e deterrenza dei fenomeni illeciti.

di Redazione 


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