“Una delegazione è stata ricevuta dagli assessori Pietrocola, Arcuri e Cavaliere, oltre che dallo stesso sindaco Gianni Mongelli. Agli amministratori è stata reiterata la richiesta di uno spazio sociale, motivo dell'occupazione del 9 aprile al quartiere Cep. Dalla discussione, serena ed esplicativa, sono emersi spunti positivi. Sui quali vi informeremo in seguito”.
RIQUALIFICARE LA STRUTTURA ABBANDONATA. È la breve ma puntuale nota fornita dal collettivo “0881 - Per gli spazi sociali”, datata 11 aprile e che, in pratica, rende pubblico l'incontro avvenuto in occasione dell'ultimo consiglio al Comune, nel quale Mongelli e gli assessori di riferimento hanno ufficialmente incontrato – e ascoltato – le istanze poste dal movimento. Lo scorso 9 aprile, com'è noto (LEGGI E GUARDA VIDEO), il collettivo aveva occupato la scuola materna Giovanni XXIII, attualmente una delle tante strutture abbandonate della città, proponendosi come reale alternativa operativa in chiave di una eventuale riqualificazione. L'idea, come riferito anche nel corso del faccia a faccia con il Sindaco da parte dei portavoce del movimento, è quella di farne una struttura a disposizione del quartiere, attivando al proprio interno spazi di lavoro, socialità e sostegno urbano.
LE CITTA' SONO DI CHI LE AMA. “Più di sessanta persone hanno risposto all'appello”, si legge nel comunicato del Collettivo. Una nutrita rappresentanza di giovani e meno giovani che, a Palazzo di Città, ha atteso la sospensione dei lavori con il fine, poi, di rapportarsi con gli amministratori, mantenendo fede alla parola data durante l'occupazione del 9 aprile (per giunta puntualmente riportata dal video pubblicato da Foggia Città Aperta). A quanto si apprende infine, il movimento è in attesa di una risposta concreta da parte del Sindaco e dei suoi amministratori, sperando che anche loro mantengano fede alla parola data, ossia individuare insieme una struttura adeguata da mettere a disposizione della collettività. “Le città sono di chi le ama”, si legge in calce al comunicato del collettivo 0881, e spesso un po' di “rumore” (civile e propositivo) serve a smuovere chi ha dimenticato questo semplice, ma importante assunto.
“Una delegazione è stata ricevuta dagli assessori Pietrocola, Arcuri e Cavaliere, oltre che dallo stesso sindaco Gianni Mongelli (nella foto scattata da Danilo Buccino i tanti attivisti del movimento picchettano Palazzo di Città in attesa dell'esito dell'incontro, ndr). Agli amministratori è stata reiterata la richiesta di uno spazio sociale, motivo dell'occupazione del 9 aprile al quartiere Cep. Dalla discussione, serena ed esplicativa, sono emersi spunti positivi. Sui quali vi informeremo in seguito”.
RIQUALIFICARE LA STRUTTURA ABBANDONATA. È la breve ma puntuale nota fornita dal collettivo “0881 - Per gli spazi sociali”, datata 11 aprile e che, in pratica, rende pubblico l'incontro avvenuto in occasione dell'ultimo consiglio al Comune, nel quale Mongelli e gli assessori di riferimento hanno ufficialmente incontrato – e ascoltato – le istanze poste dal movimento. Lo scorso 9 aprile, com'è noto (
LEGGI E GUARDA VIDEO), il collettivo aveva occupato la scuola materna Giovanni XXIII, attualmente una delle tante strutture abbandonate della città, proponendosi come reale alternativa operativa in chiave di una eventuale riqualificazione. L'idea, come riferito anche nel corso del faccia a faccia con il Sindaco da parte dei portavoce del movimento, è quella di farne una struttura a disposizione del quartiere, attivando al proprio interno spazi di lavoro, socialità e sostegno urbano.
LE CITTA' SONO DI CHI LE AMA. “Più di sessanta persone hanno risposto all'appello”, si legge nel comunicato del Collettivo. Una nutrita rappresentanza di giovani e meno giovani che, a Palazzo di Città, ha atteso la sospensione dei lavori con il fine, poi, di rapportarsi con gli amministratori, mantenendo fede alla parola data durante l'occupazione del 9 aprile (per giunta puntualmente riportata dal video pubblicato da Foggia Città Aperta). A quanto si apprende infine, il movimento è in attesa di una risposta concreta da parte del Sindaco e dei suoi amministratori, sperando che anche loro mantengano fede alla parola data, ossia individuare insieme una struttura adeguata da mettere a disposizione della collettività. “Le città sono di chi le ama”, si legge in calce al comunicato del collettivo 0881, e spesso un po' di “rumore” (civile e propositivo) serve a smuovere chi ha dimenticato questo semplice, ma importante assunto.