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Droga, estorsione, furto: è l'operazione “Malavita 2”. Arrestate 14 persone

Indagini risalenti ai fatti di sangue del 2011

Si è conclusa una brillante attività che rientra nel progetto di pulizia del territorio da organizzazioni criminali che da troppo tempo hanno tenuto sotto scacco la città di Foggia. L’operazione Malavita 2 ha portato all’arresto di ben 14 persone e l’esecuzione di 16 provvedimenti di custodia cautelare, per i reati di associazione finalizzata al traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti; estorsione, furto e rapina aggravata. 
 
L’OPERAZIONE. Le indagini sono scattate dopo gravi episodi criminali che hanno macchiato di sangue il capoluogo dauno nell’anno 2011, nell’ambito della contrapposizione tra i clan Moretti-Pellegrino e Sinesi-Francavilla,  culminata negli omicidi di Genzani Giuseppe e di Soccio Claudio. L’operazione è stata portata a termine grazie alla collaborazione dei Carabinieri e dalla Squadra Mobile di Foggia sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e della Procura della Repubblica di Foggia. Nell’indagine sono stati contestati oltre 50 episodi di spaccio, con sequestri di droga ed arresti in flagranza di reato a riscontro delle intercettazioni.
 
GLI ARRESTATI. Tra gli arrestati spicca la figura di Salvatore Antonio, classe 1991, storicamente vicino al clan Sinesi-Francavilla, ed ora a capo di un’associazione armata dedita al traffico di droga, nonché responsabile di gravi rapine ed estorsioni. Erano coinvolti nel traffico di droga anche Siani Guido, classe 1991, Aprile Alessandro, classe 1984 e Pesante Francesco, classe 1988, e un intero nucleo familiare, i fratelli Perdonò Giuseppe, classe 1988, e Perdonò Raffaele, classe 1991, e dei loro genitori Pollidoro Nunzia, classe 1966 e Perdonò Giovanni, classe 1965. Sono stati arrestati anche Amorico Alessandro, classe 1978, Amorico Pio Danilo, classe 1985, Placentino Valentino, classe 1986, Ferrazzano Massimiliano, classe 1977, e D’angelo Pasquale Michele, classe 1990.
 
LE DICHIARAZIONI DI FABBROCINI E DRAGO, PROCURATORE DI BARI. “Ci sono date e giorni che segnano, che vengono ricordate. – ha dichiarato Alfredo Fabbrocini, dirigente Squadra Mobile Foggia - Nel corso dell’anno 2011 Foggia era nei primissimi posti per un elevato numero di morti ammazzati e l’omicidio di Soccio, il 13 aprile 2011, ha segnato uno spartiacque perché c’è stata la risposta da parte dello Stato e le due operazioni odierne ne sono il proseguimento”. Importante anche la dichirazione di Pasquale Drago, procuratore di Bari: “Per fare giustizia occorrerà che i responsabili di questi reati siano processati e condannati. Noto con molto piacere – ha continuato – che finalmente si sta per costituire un’associazione antiracket anche a Foggia. I cittadini che si associano fanno gruppo, forza e cultura contrapposta alla controcultura mafiosa. Il fenomeno si sconfigge non solo con la repressione, la quale è solo un momento di questa guerra... Dobbiamo cambiare la mentalità e il modo di vivere della città di Foggia”.
Si è conclusa una brillante attività che rientra nel progetto di pulizia del territorio da organizzazioni criminali che da troppo tempo hanno tenuto sotto scacco la città di Foggia. L’operazione Malavita 2 ha portato all’arresto di ben 14 persone e l’esecuzione di 16 provvedimenti di custodia cautelare, per i reati di associazione finalizzata al traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti; estorsione, furto e rapina aggravata. 
L’OPERAZIONE. Le indagini sono scattate dopo gravi episodi criminali che hanno macchiato di sangue il capoluogo dauno nell’anno 2011, nell’ambito della contrapposizione tra i clan Moretti-Pellegrino e Sinesi-Francavilla,  culminata negli omicidi di Giuseppe Genzani e di Claudio Soccio. L’operazione è stata portata a termine grazie alla collaborazione dei Carabinieri e dalla Squadra Mobile di Foggia sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e della Procura della Repubblica di Foggia. Nell’indagine sono stati contestati oltre 50 episodi di spaccio, con sequestri di droga ed arresti in flagranza di reato a riscontro delle intercettazioni.
GLI ARRESTATI. Tra gli arrestati spicca la figura di Antonio Salvatore, classe 1991, storicamente vicino al clan Sinesi-Francavilla, ed ora a capo di un’associazione armata dedita al traffico di droga, nonché responsabile di gravi rapine ed estorsioni. Erano coinvolti nel traffico di droga anche Guido Siani, classe 1991, Alessandro Aprile, classe 1984 e Francesco Pesante, classe 1988, oltre che un intero nucleo familiare: i fratelli Giuseppe e Raffaele Perdonò rispettivamente di 25 e 22 anni, e i loro genitori, il papà Giovanni e Nunzia Pollidoro. Sono stati arrestati anche Alessandro Amorico, classe 1978, Pio Danilo Amorico, classe 1985, Valentino Placentino, classe 1986, Massimiliano Ferrazzano, classe 1977 e Pasquale Michele D'angelo, classe 1990.
LE DICHIARAZIONI DI FABBROCINI E DRAGO, PROCURATORE DI BARI. “Ci sono date e giorni che segnano, che vengono ricordate. – ha dichiarato Alfredo Fabbrocini, dirigente Squadra Mobile Foggia - Nel corso dell’anno 2011 Foggia era nei primissimi posti per un elevato numero di morti ammazzati e l’omicidio di Soccio, il 13 aprile 2011, ha segnato uno spartiacque perché c’è stata la risposta da parte dello Stato e le due operazioni odierne ne sono il proseguimento”. Importante anche la dichirazione di Pasquale Drago, procuratore di Bari: “Per fare giustizia occorrerà che i responsabili di questi reati siano processati e condannati. Noto con molto piacere – ha continuato – che finalmente si sta per costituire un’associazione antiracket anche a Foggia. I cittadini che si associano fanno gruppo, forza e cultura contrapposta alla controcultura mafiosa. Il fenomeno si sconfigge non solo con la repressione, la quale è solo un momento di questa guerra... Dobbiamo cambiare la mentalità e il modo di vivere della città di Foggia”.

di Redazione 


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