La droga sotterrata in una grondaia: arrestato incensurato, 10 kg di hashish nascosti nel terreno
Nella mattinata di domenica i Carabinieri della Stazione di Cerignola hanno tratto in arresto Gerardo Tressante, classe '48, incensurato, per detenzione ai fini di spaccio di ingenti quantitativi di droga.
IL CONTROLLO. I militari si sono presentati presso l'impresa edile di Tressante per effettuare una perquisizione. Ancor prima di iniziare le attività, i Carabinieri hanno trovato nell’ufficio una valigetta contenente 10 chili di hashish, suddivisi in panetti da 100 grammi, 2 chili di marijuana e circa 30 grammi di cocaina. I militari, però, avendo fondato motivo di ritenere che lo stupefacente in possesso di Tressante non si fosse esaurito in quello già trovato, hanno continuato la perquisizione in tutta la vasta area aziendale, fino a quando, nel terreno alle spalle degli uffici, non hanno notato un buco nel terreno, all’interno del quale era stata inserita una grondaia. Il contenitore era vuoto, ma i militari, recuperato un piccolo escavatore, hanno rivoltato tutto il terreno, scavando fino a un metro di profondità, travando, un'altra grondaia con ulteriori 10 chili di hashish.
AI DOMICILIARI. L'uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari e tutto lo stupefacente, oltre a una somma contante di circa 3.000 euro, presunto provento dell’attività di spaccio, è stata posta sotto sequestro.
L'ALTRO SEQUESTRO. Nella mattinata di ieri, invece, sempre gli uomini della Compagnia Carabinieri di Cerignola, col supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna e di un elicottero dell’Elinucleo di Bari, durante una serie di perquisizioni effettuate nel quartiere “San Samuele”, nota località di spaccio della cittadina ofantina, sotto circa mezzo metro di terra, in un’area condominiale, hanno rinvenuto un manufatto in legno, lungo oltre un metro e largo circa 50 cm, all’interno del quale erano custoditi circa 4 chili di marijuana.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.