I Monti Dauni stanno vivendo il loro momento di celebrità grazie al Festival internazionale dei Borghi più belli d'Italia, che, alla settima edizione, approda quest'anno a Pietramontecorvino, a Bovino, ad Alberona e a Roseto Valfortore.
IL FESTIVAL DEI BORGHI PIU' BELLI. Dal 6 al 9 settembre (il programma è su www.borghitalia.it) i 4 piccoli paesi del Subappennino dauno, forti della “bandiera arancione”, fregio di bellezza e salubrità riconosciutogli dall'associazione “I Borghi più belli d'Italia” (organo d'eccellenza dell'Anci), avranno l'opportunità di mostrare al mondo le proprie meraviglie e attivare una serie di scambi culturali e commerciali proficui.
Alla festa, che si svilupperà tra visite guidate, fiere e stand di prodotti eno-gastronomici locali, degustazioni, presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche e concerti serali, parteciperanno delegazioni turistiche estere (da Spagna, Francia, Grecia, Giappone, Québec) collegate alle rete de “I borghi più belli d'Italia”, attese venerdì 7 settembre, sin dal mattino, nel nuovo Palazzo municipale di Bovino.
I MONTI DAUNI E IL BRAND PUGLIA. I segnali perché questo momento di celebrità dei Monti Dauni non duri i famosi “15 minuti” di Andy Warhol finalmente ci sono e arrivano da più parti.
Non solo il Festival dei Borghi più belli d'Italia punta quest'anno il suo sguardo su valli e colli incontaminati del nostro Subappenino, ma anche la Regione Puglia, da qualche tempo, si è accorta che i Monti Dauni possiedono intimamente quel “brand Puglia” che si sta cercando di lanciare, già da tempo, sul mercato turistico internazionale, sempre più alla ricerca di luoghi ad alto tasso di qualità della vita, cultura ed eno-gastronomia tradizionale, armonia tra paesaggio urbano e rurale, in definitiva alla ricerca di bellezza, “la stessa che per Dostoevskij - come ha ricordato Fiorello Primi, presidente de I borghi più belli d'Italia - avrebbe salvato il mondo”.
L'INTERVISTA A FIORELLO PRIMI. Alla Mediateca Regionale di Bari (dove si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del festival) Primi ha approfittato per parlare con Foggia Città Aperta di turismo sociale e per lanciare un'altra iniziativa internazionale, di cui il club italiano dei borghi più belli è capofila, che mira a coinvolgere i Paesi del Mediterraneo e che insedierà il comitato promotore proprio in Puglia, a Cisternino (in video L'INTERVISTA).
I PROGETTI D'ECCELLENZA. Fase di grandi attenzioni turistico-commerciali, dunque, sulla Puglia, e, in particolare, sui Monti Dauni.
Durante l'incontro di presentazione del festival, il sindaco di Pietramontecorvino, Saverio Lamarucciola, ha ricordato che “negli ultimi mesi la Regione Puglia ha approvato e sostenuto economicamente circa 30 Progetti d'Eccellenza che daranno nuovo impulso allo sviluppo del Subappennino”.
A brevissimo, probabilmente a inizio ottobre, ne partirà un altro importante, approvato con plauso dalla Commissione Stato-Regioni e, per di più, tra gli unici 4 nel panorama nazionale ad essere sostenuti dal Ministero del Turismo.
Il progetto è coordinato da Federico Ceschin, veneziano giramondo innamoratosi delle nostre terre, che sarà a Pietramontecorvino il 6 settembre, nel primo giorno delle kermesse, per presentare il suo libro “Vivere di Puglia”.
Annunciato con orgoglio dall'assessore regionale a Cultura, Turismo e Mediterraneo, Silvia Godelli, il progetto di Ceschin mira a creare sui Monti Dauni non solo una vetrina ma un vero e proprio salotto all'aria aperta fatto di natura, tradizione, storia e sapori, integrato e organizzato per provare a diventare protagonista del mercato internazionale.
Il progetto si articolerà per tre anni e in tre fasi: e cioè potenziamento delle reti e degli enti che lavorano per la qualità del territorio; qualificazione del prodotto turistico locale; posizionamento e commercializzazione di esso sul mercato internazionale.
DISCOVERY PUGLIA. Lo stesso obiettivo che si pone l'agenzia regionale del turismo Puglia Promozione, che ha appena indetto il bando di gara per soggetti e imprese in grado di fornire servizi turistici pensati per i 9 mesi di “bassa stagione”, che la Regione intende erogare gratuitamente nei comuni della Puglia con meno di 15.000 abitanti e che serviranno “a scoprire il territorio – recita il documento - nella sua offerta meno conosciuta ma potenzialmente rilevante, ad aumentarne il grado di competitività e a promuovere la nascita di modalità innovative, sostenibili e responsabili per la fruizione turistica del territorio”.
Il progetto si chiama Discovery Puglia e anch'esso viaggia nella direzione della destagionalizzazione dell'offerta turistica come risorsa preziosa per le piccole realtà.
Va detto però, a onor del vero, che sui Monti Dauni, ma anche sul Gargano, i servizi infrastrutturali che permettano di creare una moderna rete turistica locale mancano, storicamente, non solo in autunno, inverno e primavera, ma persino nel periodo estivo (in primis linee efficienti di collegamento sul territorio e strutture d'accoglienza in funzione degli eventi promossi).
Premesso ciò, le possibilità che si aprono con questo rinnovato interesse da più parti istituzionali per il rilancio dell'attrattiva delle nostre amene lande sono sicuramente occasioni da non perdere, a patto, ovviamente, che gli interventi siano “green” ed efficaci.