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L'INDAGINE. In questa indagine i lavori si concentriamo sulle scuole per le quali la missione fondamentale è fornire buone basi per gli studi universitari. Da “Scuola in Chiaro” del Ministero dell'Università vengono ricavati i dati sui diplomati, mentre dall’Anagrafe degli studenti universitari vengono ricavati le informazioni relative alle scelte di iscrizione e agli esiti universitari dei diplomati che si immatricolano.
IL PRIMO ANNO. L’analisi si basa sugli esiti al primo anno di università, perchè è stato dimostraro che chi abbandona il corso di studi ha quasi sempre un libretto esami vuoto al primo anno, perchè una buona scuola favorisce innanzitutto un migliore impatto con l'università e perchè avendo i corsi di laurea articolazioni e durate diverse è preferibile confrontare gli esiti negli insegnamenti di base al primo anno. I dati sono riferiti a tre classi successive di immatricolati (anni accademici 2011/12, 2012/13 e 2013/14) che hanno già completato il primo anno di studi universitari.
I CONFRONTI. I confronto vengono effettuati con altre scuole dello stesso tipo, perché a seconda dell'indirizzo di studi (liceali, tecnici) c'è molta differenza in partenza tra gli studenti in termini di risultati scolastici pregressi e condizioni familiari e con altre scuole dello stesso territorio (entro un raggio di 30km), perché le diverse condizioni dei contesti educativi in termini di ricchezza economica e capitale umano possono influire sulla capacità delle scuole di ottenere risultati di alto livello.
LA DIRIGENTE. “Un risultato che premia tutti i protagonisti dell’azione didattica dalla dirigenza, ai docenti, agli alunni e al personale ATA -afferma in una nota la Dirigente Giuliarosa Trimboli- siamo orgogliosi di questo risultato arrivato con molto impegno e abnegazione da parte di tutti. Questo però non ci deve accontentare ma deve essere di sprono per raggiungere risultati ancora più significativi per il bene dei nostri ragazzi e della nostra terra.”
E' il Pascal la scuola che prepara meglio per l'università
Il Blaise Pascal di Foggia è al primo posto tra gli Istituti Economici della Provincia di Foggia. E' quanto emerge dai dati di Eduscopio.it che misurano l'efficacia educativa delle Scuole di II grado guardando agli esiti universitari e occupazionali di chi le ha frequentate.
L'INDAGINE. In questa indagine i lavori si concentriamo sulle scuole per le quali la missione fondamentale è fornire buone basi per gli studi universitari. Da “Scuola in Chiaro” del Ministero dell'Università vengono ricavati i dati sui diplomati, mentre dall’Anagrafe degli studenti universitari vengono ricavati le informazioni relative alle scelte di iscrizione e agli esiti universitari dei diplomati che si immatricolano.
IL PRIMO ANNO. L’analisi si basa sugli esiti al primo anno di università, perchè è stato dimostraro che chi abbandona il corso di studi ha quasi sempre un libretto esami vuoto al primo anno, perchè una buona scuola favorisce innanzitutto un migliore impatto con l'università e perchè avendo i corsi di laurea articolazioni e durate diverse è preferibile confrontare gli esiti negli insegnamenti di base al primo anno. I dati sono riferiti a tre classi successive di immatricolati (anni accademici 2011/12, 2012/13 e 2013/14) che hanno già completato il primo anno di studi universitari.
I CONFRONTI. I confronto vengono effettuati con altre scuole dello stesso tipo, perché a seconda dell'indirizzo di studi (liceali, tecnici) c'è molta differenza in partenza tra gli studenti in termini di risultati scolastici pregressi e condizioni familiari e con altre scuole dello stesso territorio (entro un raggio di 30km), perché le diverse condizioni dei contesti educativi in termini di ricchezza economica e capitale umano possono influire sulla capacità delle scuole di ottenere risultati di alto livello.
LA DIRIGENTE. “Un risultato che premia tutti i protagonisti dell’azione didattica dalla dirigenza, ai docenti, agli alunni e al personale ATA -afferma in una nota la Dirigente Giuliarosa Trimboli- siamo orgogliosi di questo risultato arrivato con molto impegno e abnegazione da parte di tutti. Questo però non ci deve accontentare ma deve essere di sprono per raggiungere risultati ancora più significativi per il bene dei nostri ragazzi e della nostra terra.”
di Redazione
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